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12 Marzo 2013
The Straw: musica controcorrente tra rock e ironia
Il gruppo torinese stasera in concerto alle Lavanderie Ramone per presentare l’album “Superdonna”
Luca Calderan
Il gruppo torinese The Straw, stasera alle Lavanderie Ramone
Con la data di questa sera alle Lavanderie Ramone prende il via il mini-tour del gruppo torinese The Straw, nato per promuovere il cd “Superdonna“, primo lavoro della band registrato negli storici locali della Dracma sotto l’etichetta La Voce del Gregge, con la produzione di Diego Perrone. Le prossime date saranno il 15 marzo alle Officine Corsare e il 16 all’Alcatraz dei Murazzi.
Incontriamo i The Straw in Piazza Castello: i ragazzi sono cresciuti e fieri del lavoro svolto, sembra passato un secolo dalla chiacchierata fatta insieme allo Sharing durante il Reset festival solo qualche mese fa e l’entusiasmo e la consapevolezza emergono anche al primo ascolto del disco.
IRONIA E CROWDFUNDING
I The Straw nascono nel 2009 e dopo aver vinto Rock Targato Italia nel 2011, partecipano nel 2012 a “Emergenza festival”, dove il bassista Maurizio La Paglia – da cui il nome The Straw (in inglese La Paglia) – si aggiudica il premio come miglior bassista sul palco dell’Alcatraz di Milano.
La band ha partecipato anche alla festa del Barrio presentando il progetto Musicraiser, con cui il gruppo ha scelto di finanziare la produzione del cd, del video e di tutto il materiale tramite il crowfunding, ovvero chiedendo una sorta di finanziamento ai fan, con tariffe differenziate per i cd con dedica e arrivando a proporre anche la cena con il gruppo o il concerto, il tutto con un discreto successo.
Non è facile inquadrare il genere del quintetto e forse nemmeno necessario, in quanto si tratta di un lavoro in bilico tra Capossela e gli Artic Monkeys, con un sound che richiama a tratti il sound degli anni ’90 degli Amici di Roland, dei Gem Boy e dei primi 883, anche per la scelta di utilizzare un linguaggio esplicito e lo spunto diretto dei discorsi “da piazzetta”. L’insieme ottiene così l’effetto di passare attraverso le solite barriere e arrivare diretto alla pancia di chi ascolta, inserendo poi per gradi concetti anche più complessi, che sfuggono a chi li ascolta in maniera superficiale.
“SUPERDONNA”: DAL CARRELLO AL DOTTORE
Il singolo scelto per il lancio è “Superdonna“, che dà il titolo all’album e da cui è stato tratto un video che sarà in rotazione su YouTube dal 15 marzo. La canzone si basa su un riff sintetico di tastere che richiama i Righeira e un linguaggio diretto ed esplicito, ma per molti versi ironico e quasi infantile, come lo era stato tanti anni fa Francesco Nuti.
Alessandro, il cantante della band, ci spiega che in realtà le canzoni si possono dividere in due parti per far vedere due punti di vista opposti tra cui l’ascoltatore può scegliere lasciando poi il finale aperto, in modo che ognuno possa scegliere liberamente chi dei due ha ragione e trarre le proprie conclusioni.
Nel disco i testi raccontano immagini della vita di tutti i giorni: da “Carrello“, in cui due amici si trovano a fare i conti con i sogni di gloria e la vita da adulti con il «carrello pieno e vita a posto», ma che si ritagliano ancora uno spazio per «rimbalzare a piedi senza orario tra i Murazzi e San Salvario» a “Dottore“, dove un uomo si reca dal medico per risolvere i propri problemi con le donne per capire perché dopo un po’ l’incantesimo si rompe e infatti si passa da un intro al piano ad un finale quasi punk, sebbene in levare e con un ritornello orecchiabile.
Si passa così dall’ironia ai messaggi sociali, ma sempre con un ritmo incalzante che spinge a muoversi e a stare bene anche quando, come nel caso di “Alice“, ci si ritrova di colpo da un discorso di coppia a messaggi sulla guerra e le bombe, seguendo le immagini e i pensieri del protagonista, mentre si domanda perché sia stato lasciato per un ragazzo che fa il soldato.
Link utili:
The Straw
Voi cosa pensate della musica rock mescolata con l’ironia? Andrete al concerto dei The Straw?
