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26 Marzo 2013

“Zeroganci” per realizzare un corto

L’associazione MIC propone un bando di concorso, rivolto a giovani autori di pellicole, per dare voce a “quelli che in crisi lo sono da sempre”

Matteo Tamborrino

Zeroganci

“Zeroganci Festival” premierà il migliore corto del bando

Sono “tempi di magra” per il cinema italiano. Tuttavia, per quanti coltivassero velleità espressive, non tutte le speranze sono perdute. L’associazione MIC (acronimo di Media+Intercultura+Cittadinanza attiva), fondata circa due anni fa con l’obiettivo di realizzare progetti ed eventi in cui fosse possibile affrontare temi culturali coinvolgendo la cittadinanza, ha infatti indetto un bando di concorso rivolto a tutti i giovani tra i 18 e i 26 anni. Dieci cortometraggi (della durata massima di 10 minuti, da inviare entro il 5 aprile) verranno selezionati e proiettati durante lo Zeroganci Festival, che si terrà il 14 aprile al Cecchi Point – HUB Multiculturale, in via Antonio Cecchi 17 a Torino.
Profondamente attuale è il tema a cui le opere dovranno rispondere: “In tempi di crisi, la gente comune, e soprattutto i giovani, senza aiuti (e quindi senza ganci), non ha né voce né visibilità: come si può dire la propria senza ganci?”. Il vincitore parteciperà a un workshop internazionale per la produzione di cortometraggi. Il regolamento dettagliato è reperibile sulla pagina Facebook di Zeroganci (fra le note).
Per capire meglio in che modo sia nato questo interessante progetto, Digi.TO ha intervistato Paolo Sarà, 29 anni, presidente dell’associazione MIC.

Paolo, com’è nato il progetto Zeroganci?
«Zeroganci nasce dalla constatazione che quello che stiamo vivendo è un periodo particolare, caratterizzato dalla difficoltà di trovare opportunità lavorative e occasioni di realizzare i propri progetti personali. Anche nel mondo dell’associazionismo questa difficoltà è evidente. Noi abbiamo pensato che piangersi addosso serviva a poco e abbiamo deciso, anche senza risorse, di organizzare un piccolo festival per affrontare questo argomento, sdrammatizzando e ridendoci un po’ su. L’idea è subito piaciuta a molte associazioni e artisti locali, che si sono resi disponibili a collaborare con noi. Il concorso di cortometraggi sarà solo una parte all’interno di una giornata di festa che prevede anche laboratori, incontri, proiezioni di opere fuori concorso, letture e musica. Da questa settimana inizieremo a svelare poco per volta il programma».

Perché si è deciso di investire sui giovani?
«I giovani sono sicuramente i più coinvolti in questa situazione di difficoltà generale. Lo slogan del festival è “Quelli che in crisi lo sono da sempre”, proprio perché c’è una generazione intera che è cresciuta con l’idea di non poter avere opportunità. Dal momento che, in realtà, di idee e di cose da dire ce ne sono tante, abbiamo voluto creare un’occasione in cui fosse possibile esprimersi e far sentire la propria voce».

Oggi è davvero così importante avere “ganci” per esprimere la propria opinione?
«Purtroppo tutti possono constatare che chi ha i “ganci” è avvantaggiato rispetto a chi non li ha. Noi però siamo convinti che si possa contrastare questa situazione facendo rete, puntando sulla creatività e non rinunciando mai a portare avanti le proprie idee, i propri sogni».

Link utili:
MIC – Pagina Facebook
Zeroganci Festival – Pagina Facebook

 

Avete mai realizzato un cortometraggio? Parteciperete al bando di concorso?

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Categorie: Cultura

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