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22 Luglio 2013
Oltre i limiti della tv: parla Massimo Bernardini
Proseguono gli incontri della fortunata rassegna a Palazzo Reale: il tema di domani sarà la televisione, con i conduttori di Tv Talk e Quinta Colonna
Matteo Tamborrino
Erano le 11 del mattino quando, il lontano 3 gennaio 1954, l’annunciatrice Fulvia Colombo inaugurò le trasmissioni del Programma Nazionale (l’attuale Rai 1). Sessant’anni di storia della TV italiana, sessant’anni di informazione, costume e società. E proprio di televisione, dibattuto mezzo di intrattenimento e comunicazione, parleranno domani 23 luglio, alle ore 21.00, presso il Cortile d’onore di Palazzo Reale, Massimo Bernardini, autore e conduttore di “Tv Talk”, e Paolo Del Debbio, presentatore di “Quinta Colonna” su Rete4, in un incontro della rassegna Oltre i Limiti coordinato dall’Assessore alla Cultura del Comune Maurizio Braccialarghe, dal titolo “Oltre ogni limite: la tv e la piazza”.
LINGUAGGI, TRASMISSIONI, FORMAT
«Nell’ambito dell’odierno pubblico generalista italiano vi è un gran numero di persone, per lo più mature, che vivono la televisione e l’informazione politica “di pancia”». Così si esprime Massimo Bernardini, svelando in anteprima per noi di Digi.TO alcuni dei temi che saranno sviluppati durante la serata di domani.
«La televisione – prosegue – può proporre due tipi di linguaggi: una lingua più bassa, capace di parlare alla “pancia” del pubblico, e una alta, che risponda ai bisogni della “testa”». La scelta dipenderà poi dai gusti del singolo spettatore. È possibile allora commentare ciò che avviene nel mondo del piccolo schermo? Sì, e Bernardini l’ha fatto, o meglio continua a farlo ogni settimana attraverso “TV Talk”, fortunato programma di Rai 3: «La scintilla da cui tutto è nato è stata una trasmissione americana dal titolo “Talk Soup”: era un programma comico degli anni ’90, all’interno del quale venivano utilizzati spezzoni televisivi per far sorridere il pubblico. Noi abbiamo recuperato l’idea, riadattandola alle nostre esigenze: in “TV Talk” infatti non facciamo comicità, bensì analisi televisiva, con la collaborazione di opinionisti, docenti ed esperti di comunicazione».
GIOVANI E INFORMAZIONE
Si può quindi affermare che la televisione sia un canale privilegiato in grado di raggiungere le masse in diversi modi, ma senza mai fallire. Tuttavia, i giovani meritano un’attenzione particolare all’interno dell’enorme fascia degli spettatori; essi hanno un rapporto davvero atipico con il mezzo televisivo: «Le giovanissime generazioni – dice Bernardini – hanno abbandonato la liturgia dell’evento televisivo: non c’è più l’antico “appuntamento” delle 20,30 con il telegiornale della sera. Mi è difficile dire – continua il giornalista milanese – cosa accadrà in futuro: forse quando questi giovani metteranno su famiglia e quindi tenderanno a “imborghesirsi”, costruiranno un rapporto diverso con la televisione e non la vedranno più come un semplice elettrodomestico di cui servirsi in maniera indifferenziata .E’ necessario poi sottolineare che la televisione è tempo libero: anche il talk più intellettualmente impegnato è prima di tutto svago. Insomma, non ho mai visto nessuno che guardi la tv per lavoro!».
Riguardo infine la questione del giornalismo televisivo, Bernardini dice: «La carta stampata è morente, i dati lo confermano. E i giovani non comprano i giornali; certo la televisione è, per gran parte del pubblico generalista, il maggior mezzo di informazione; ma non per i giovani, che tendono invece ad aggiornarsi sul web». Come ad esempio su Digi.TO.
Link utili:
Locandina di “Oltre i limiti”
TV Talk
Che rapporto avete con la televisione? Parteciperete all’incontro di domani sera a Palazzo Reale?