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7 Febbraio 2014
Alla scoperta dei segreti della mente con Vittorino Andreoli
Ieri sera al Teatro Colosseo il celebre psichiatra ha presentato il suo ultimo libro, scritto per aiutare chiunque di noi a riconoscere i segni di possibili disagi
Antonella Capalbi e Veronica Minniti
Per il ciclo “Giovedì Scienza” ieri 6 febbraio il Teatro Colosseo ha ospitato l’intervento dello psichiatra Vittorino Andreoli e si è fatto palco di uno degli scenari tra i più affascinanti e intricati: il teatro della mente umana. L’autore, tra una battuta di spirito e serissime considerazioni derivanti dai suoi studi accademici, ha presentato il suo ultimo libro, “I segreti della mente“.
In aderenza all’intento divulgativo di questa serie di appuntamenti legati alla scienza, l’opera di Andreoli, a dire dell’autore stesso, non è rivolta al mondo accademico, ma nasce dal sogno di poter condividere con un pubblico più vasto piccole considerazioni utili nella quotidianità, relativamente allo stato di salute mentale. Il tutto all’interno di una cavalcata di cinquanta minuti attraverso cinquant’anni di percezione del cervello nell’ambito degli studi psichiatrici.
IL CERVELLO PLASTICO: IL FUTURO DELLA PSICHIATRIA
Il professor Andreoli, psichiatra da oltre 55 anni, è solito chiamare i suoi pazienti affetti da patologie cerebrali, “i miei matti”.
«Da quando ho cominciato a svolgere la mia professione, il modo di intendere il cervello è profondamente cambiato – ha raccontato – Una volta si pensava che il cervello fosse una sorta di cristallo: se tutto era a posto, la luce lo illuminava. Altrimenti, se il cristallo era rotto in qualche sua parte, la luce non riusciva a colpirlo bene, e il paziente era detto “degenerato”. Oggi, invece – ha continuato – sappiamo che il cervello è diviso in due parti: una è immutabile, genetica. L’altra è plastica, si costruisce con le esperienze. Pertanto, può essere maneggiata. Il campo attraverso cui si forma la malattia mentale è proprio in quest’ultima parte di cervello, quella modificabile, sulla quale è possibile intervenire». Questo significa che «le patologie psichiatriche sono curabili. Sarà questo il futuro della psichiatria: proseguire gli studi sul cervello plastico e capire in che modi si potrà intervenire su di esso per curare i pazienti».
UN LIBRO UTILE A TUTTI
È in questo senso che l’ultimo libro del professor Andreoli rappresenta la realizzazione di un sogno: «E’ costante, per me, ogni volta che incontro un adolescente, un adulto, o un vecchio che abbia bisogno di cure psichiatriche, la domanda: sarebbe stato possibile impedire che quel disturbo della mente si manifestasse? O che almeno non arrivasse allo stato di gravità che purtroppo osservo?».
Il libro, infatti, non destinato a psichiatri, medici e psicologi, non tratta dei sintomi, bensì dei “segni”: imparare ad osservare i segni significa evitare di sottovalutare i problemi di chi ci sta attorno, evitando di affidarsi a un distaccato “non è niente, passerà”.
«È un libro che invita a diventare protagonisti dei nostri legami – ha detto Andreoli – i segreti della mente del titolo sono delle piccole strategie, per prestare più attenzione alle persone a cui vogliamo bene».
Link utili:
Giovedì Scienza
Cosa pensate di questo libro? Potreste avventurarvi in un viaggio alla scoperta dei segreti della mente?