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25 Febbraio 2014

Cité, il circo contemporaneo a teatro

Intervista ad Ardita Ferrari, giovane artista della scuola Flic, che ha organizzato una rassegna circense al Teatro della Concordia di Venaria

Veronica Minniti

Un'artista della Flic

Un’artista della Flic


Flic è la prima scuola torinese (nonché italiana) di circo contemporaneo e il Direttore artistico, Francesco Sgrò, definisce così questo genere: «Sono delle vere e proprie poesie dedicate all’uomo e al suo viaggio. Un circo capace di ridere di se stesso mentre ci sorprende con un salto mortale e di prendersi in giro appeso a sei metri d’altezza, lasciandoci a bocca aperta davanti alla magia del suo movimento, che trascende confini e definizioni, per divenire, con leggerezza, arte contemporanea».
Sempre attenta al panorama mondiale, in queste settimane al Teatro Concordia di Venaria la Flic ha organizzato Cité, una rassegna internazionale di circo a teatro, i cui prossimi ed ultimi, spettacoli saranno l’8 marzo e il 5 aprile.
Per saperne di più DigiTO ha incontrato una giovane artista torinese della scuola, Ardita Ferrari.

Puoi spiegarci prima di tutto che cosa si intende per “circo contemporaneo”?
«Il circo contemporaneo è  diverso dal circo tradizionale sotto molti punti di vista. Principalmente l’idea è che noi tentiamo di mettere sul palcoscenico la rappresentazione di quello che è un essere umano. Per farlo eliminiamo tutto ciò che è finto e rappresentazione, puntando a qualcosa che sia più vero. Nel circo tradizionale solitamente gli artisti cominciano già bambini e badano più che altro alla tecnica, invece nei nostri spettacoli sono fondamentali danza e teatro. Non abbiamo clown e l’atto comico nasce spesso dalla danza e dalle linee create con il corpo, oppure da una situazione paradossale che viene a crearsi tra gli attori. Non ci sono nemmeno gli animali».

Come ti sei avvicinata al mondo del circo? Che tipo di artisti ci sono nella scuola Flic?
«Io mi sono avvicinata a questo mondo del tutto casualmente, negli anni del liceo. Nella nostra scuola ci sono artisti di strada che puntano a una formazione più specifica, ex ginnasti che non hanno potuto far strada nello sport e quindi hanno comunque deciso di impiegare le loro capacità in un modo diverso, ma anche persone a cui semplicemente piace l’idea e non hanno una preparazione specifica».

Puoi raccontarci qualcosa di Cité e del prossimo spettacolo, quello dell’8 marzo?
«Citè nasce con l’idea di far conoscere e apprezzare un genere artistico decisamente poco frequentato dai teatri del nostro Paese. Lo spettacolo dell’ 8 marzo, Le Geste, sarà proposto dal trio belga La Ruspa Rocket. Sono due uomini e una donna, e lei, Laura Trefiletti, è stata anche un’atleta olimpica. Durante lo spettacolo adopereranno 1000 kili di terra. Il sipario si aprirà con loro in uno scenario post apocalittico e desolante: gli artisti interpreteranno infatti tre superstiti, a cui non resta nulla oltre a quell’ammasso di terra. Nulla fuorché il proprio corpo e la propria immaginazione».

Link utili:
Scuola di circo Flic
Cité


Conoscevate già il circo contemporaneo? Andrete a vedere uno degli spettacoli della rassegna Cité?

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Categorie: Cultura

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