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26 Marzo 2014

Federico Ferrero, un medico MasterChef

Intervista al vincitore torinese della terza edizione del programma di Sky, la cui più grande passione non è tanto preparare il cibo, quanto parlarne

Veronica Minniti

Il torinese Federico Ferrero, vincitore di MasterChef

A poche settimane dalla sua proclamazione a terzo MasterChef d’Italia, abbiamo incontrato il torinese Federico Ferrero. Medico nutrizionista, 39 anni, laureato con 110 e lode all’ Università di Torino, si è distinto per la meticolosità, la serietà e la grande creatività.
A Digi.TO ha parlato della sua avventura all’interno del famoso programma tv, confessando i suoi progetti futuri.

Nel corso delle puntate di MasterChef hai dimostrato di avere un punto di vista molto preciso e personale. Come descriveresti la tua idea di cucina? «Desidero esprimere un’idea nuova di cucina: intensa nei sapori ma sana nei contenuti, una cucina che sostituisce l’opulenza con la complessità, una cucina della cultura e dell’emozione, una cucina leggera come una nuvola di sapore».

Tra tutti i concorrenti fin dall’inizio ti sei dimostrato il più avvezzo all’alta cucina. Quali sono i grandi chef che ammiri di più?
«Molti, ma considero Gualtiero Marchesi, che non ho mai conosciuto di persona, il mio vero maestro».

A che età hai iniziato ad appassionarti di cucina?
«Il cibo mi è sempre piacuto, a quindici anni ho iniziato ad approfondirne la conoscenza e oltre i vent’anni ho preso in mano la prima padella».

Con quale dei tre giudici sei entrato maggiormente in sintonia?
«Con tutti e tre. Sono persone straordianrie perché non recitano. Sanno essere lì, in quel momento, per te».

Che cosa pensi dei tuoi compagni di viaggio, gli altri concorrenti? Con qualcuno di loro resterai in contatto? C’è invece qualcuno che non ti mancherà per niente?
«Siamo stati un bel gruppo, ci siamo divertiti e rimarremo in contatto. Sono stato molto amareggiato delle polemiche dopo la finale, perché mentre eravamo tutti insieme, tra di noi concorrenti non c’erano grossi dubbi sull’esito della gara».

Qual è stata la sfida più difficile che hai affrontato nel corso del programma?
«L’invention del filetto, perché il tempo che mi era stato assegnato era davvero troppo poco. Forse sarebbe stato sufficiente per una grande professionista».

Qual è il piatto, tra tutti quelli che hai preparato durante MasterChef, di cui ti senti più orgoglioso?
«L’insalata, un piatto a base di spinaci e cavolo rosso con speck, castagne, ribes, lamponi guarnito con foglie di primule e miele. Ho dimostrato che si può fare grande cucina senza rinunciare alla freschezza, alla sorpresa, alla piena soddisfazione».

Enrico Crippa, titolare del ristorante Piazza Duomo ad Alba, in cui i concorrenti si sono sfidati nell’ultima prova in esterna, ti ha criticato dichiarando: «Chi partecipa a MasterChef si illude, siccome è bravo, di diventare un vero cuoco in poche settimane, grazie alla tv. Non è così. Nessuno di loro ha capito che la cucina è fatica». Che cosa rispondi?
«Crippa è un grandissimo chef, uno dei miei ispiratori. E’ troppo intelligente per non leggere i giornali con più attenzione e capire che ho sempre detto che non sono uno chef e che spero invece che qualche grande cuoco possa cogliere e portare avanti la mia idea di una nuova alta cucina: più leggera. Altro sono gli chef, ma qualsiasi mamma è una cuoca, a volte grande. E lo è ancora di più se fa fare bene la spesa».

Quale sarà il tuo futuro nel mondo della gastronomia? Ti piacerebbe aprire un ristorante, magari a Torino, la tua città?
«La mia passione più grande è parlare di cibo. Spero possa occupare una parte sempre maggiore del mio tempo, perché mi renderebbe felice. Se poi diventasse una professione sarebbe magnifico».

Link utili:
MasterChef Italia
Sito ufficiale Federico Ferrero

 

Avete seguito MasterChef? Vi piace l’idea di cucina che propone Federico Ferrero?

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Categorie: Cultura

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