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12 Maggio 2014
L’Europa a 16 anni per i ragazzi del Bookstock Village
Le dieci parole degli studenti di Andrea Bajani per interpretare con il loro sguardo l’Europa di oggi: è il progetto portato dallo scrittore torinese al Salone
Matteo Fontanone
Il Bookstock Village, padiglione del Salone del Libro dedicato interamente ai ragazzi, quest’anno ha ospitato L’Europa a 16 anni, progetto ideato dallo scrittore e operatore culturale Andrea Bajani. Con le elezioni europee alle porte, Bajani ha proposto ai ragazzi un percorso attraverso l’Europa vista con i loro occhi. Non più un contenitore di politica ed economia dall’aspetto arcigno, ma un insieme di popoli, culture, tradizioni e storie che si amalgamano.
Hanno lavorato al progetto circa trenta ragazzi, di cui una buona metà proveniente dall’Einstein Gymnasium di Berlino, un liceo europeo in cui al tedesco si affianca l’italiano. Questo per garantire agli studenti coinvolti una maggiore ampiezza di vedute sull’Europa e un costante scambio di idee con i loro coetanei tedeschi.
IL LAVORO DEI RAGAZZI, LE PAROLE, GLI AUTORI
Federico, studente del liceo classico Gioberti, racconta a Digi.TO “L’Europa a 16 anni”: «Andrea Bajani ci ha chiesto di scegliere dieci parole che secondo noi fossero significative per descrivere ciò che per noi è l’Europa. Ci siamo confrontati in vari incontri, abbiamo ascoltato i punti di vista di diverse persone addette ai lavori, fatto interviste e discusso su ogni parola sfogliando vocabolari per cercare di coglierne i significati profondi. Una volta scelte le parole, abbiamo provato a dar loro una definizione».
Le dieci parole sono poi sbarcate al Salone, in un ciclo di incontri studiato dai ragazzi. Continua Federico: «Per ognuna delle nostre parole abbiamo scelto un autore, abbiamo letto il suo libro e l’abbiamo invitato a discutere con noi». Personaggi come Luciano Canfora, Eugene Ruge, Tiziano Scarpa, per citarne qualcuno.
La parola preferita di Federico? «Tangram, presentata da Vasile Ernu, autore romeno. Il tangram è un rompicapo cinese che consiste nell’incastrare varie tavolette diverse fra loro per creare una figura. Applicato all’Europa, ogni pezzo costituisce uno stato: le tavole sono diverse, così come lo sono gli stati europei, ma se assemblate nel modo giusto riescono a formare una figura intera».
DA BERLINO AL SALONE, IMPRESSIONI SULL’EUROPA
Alina, studentessa berlinese, quando Andrea Bajani le ha proposto di partecipare al progetto, non se l’è fatto ripetere due volte: «Fin da subito l’idea di parlare di come noi giovani vediamo l’Europa ci ha colpito molto. È stato interessante constatare come i punti di vista di noi ragazzi tedeschi coincidano con quelli dei nostri coetanei italiani, ci siamo sentiti tutti più uniti».
Senza contare che venire in Italia, per i ragazzi dell’Einstein Gymnasium ha un sapore speciale: «Per noi immergerci nel mondo della letteratura italiana è una bellissima esperienza: a scuola studiamo e leggiamo molti autori del vostro paese, in questi giorni abbiamo potuto anche interagire con loro».
Link utili:
Salone del Libro
Bookblog
Quali parole scegliereste per descrivere l’Europa di oggi?