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29 Maggio 2014

Fiera dei Cereali, rispetto della terra e sostenibilità

Oggi gli studenti dell’Istituto Giolitti aprono la propria scuola per un evento che invita tutti a riflettere su alimentazione e tecniche di agricoltura

Matteo Fontanone

Oggi all’Istituto Giolitti si svolge la Fiera dei Cereali

Negli ultimi anni, in Italia, si è assistito a un vero e proprio Rinascimento delle scienze gastronomiche. La buona tavola, da semplice passione per pochi è diventata un prodotto dall’altissima accessibilità, una sorta di marchio registrato su larga scala, a voler esagerare una piccola religione che continua a ingrossare le sue fila. Come ogni fede, anche questa ha i suoi numi tutelari e alcuni dogmatici punti di riferimento, come Slow Food, Eataly o l’Università di Pollenzo.
In un simile panorama le iniziative pullulano. Se l’assioma per cui al mangiar bene deve corrispondere una buona conoscenza delle materie prime è da ritenere valido sempre e comunque, la seconda edizione della Fiera dei Cereali che si svolge oggi all’Istituto Giolitti di Torino può essere un’occasione interessante per saperne un po’ di più su un alimento che sta alla base della nostra dieta mediterranea.

LA MANIFESTAZIONE
La fiera è organizzata nei locali della stessa scuola dalle classi terze delle sezioni di Accoglienza Turistica, Sala e Vendita ed Enogastronomia. Ha come obiettivo quello di aprire un dibattito trasversale, in grado di coinvolgere le più disparate professioni che si muovono in questo campo, una catena che va dal coltivatore al consumatore, passando per la figura intermedia e necessaria dello chef.
La fiera si divide in due parti: un’area espositiva dove “produttori virtuosi” (ad es. LieviTO, Rete Semi Rurali, Slow Food Torino) presentano i loro prodotti, e una serie di conferenze per riflettere con esperti di vario genere sul cibo buono e sostenibile.

LE CONFERENZE
Fino alle cinque del pomeriggio nell’aula magna dell’istituto si alterneranno diversi relatori su numerosi argomenti. Ci sarà senz’altro spazio per discussioni più tecniche, legate alla produzione alimentare e alle singole esperienze di lavoro; la tabella di marcia tuttavia è incentrata su conferenze di stampo squisitamente politico, che spaziano dalla ricerca di modelli agricoli alternativi agli studi per una diversa sostenibilità del sistema agroalimentare.
Lo sviluppo in questa direzione dell’agricoltura, legato a doppio filo con la riscoperta delle arti culinarie, è di per sé una scelta politica, una forma di resistenza alla crisi economica o di semplice ritorno alla terra in un’età spersonalizzata, spersonalizzante. Non deve stupire allora che un incontro abbia per argomento la biodiversità agraria, o che una tavola rotonda sia intitolata “Tornare ad apprezzare il valore di una vita semplice”. Un po’ come dire, beffardamente, che parlare di cereali può anche avere un significato scientifico, ma al giorno d’oggi è soprattutto una presa di posizione controcorrente.

Link utili:
Fiera dei Cereali

Che cosa pensate di questa iniziativa? Quale impatto ha l’alimentazione sulla vostra vita di tutti i giorni?

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Categorie: Ambiente

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