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29 Aprile 2015
Come contrastare i fanatismi?
Domani al Centro Studi Gobetti un incontro per capire da dove nascono gli episodi di violenza culturale e come si potrebbero pacificare questi conflitti
Tommaso Portaluri
A partire dall’attentato di Charlie Hebdo, una riflessione sulle nuove forme di conflitto e le possibili strategie nonviolente: sono i temi dell’incontro Violenza e nonviolenza culturale. Contro i fanatismi (domani 30 aprile alle 18 all’Istoreto, via del Carmine 13), terzo appuntamento della rassegna I due volti del ‘900. Società, politica e cultura tra violenza e nonviolenza.
Le conferenze sono inserite nell’ambito delle iniziative culturali Liberazioni del Polo del ‘900, coordinate dall’Unione Culturale Franco Antonicelli e sostenute dalla Compagnia di San Paolo.
GLI OSPITI
L’incontro di domani avrà come ospiti Angela Dogliotti Marasso e Mario Martini.
La prima è un’esperta dei temi connessi alla pace e alla risoluzione e trasformazione nonviolenta o creativa dei conflitti, con un curriculum ricco che vanta docenze in corsi di formazione, esperienze all’estero e importanti pubblicazioni. Martini invece è professore di Filosofia morale all’Università di Perugia e autore di numerosi studi sul pensiero nonviolento, in particolare sulla filosofia di Aldo Capitini.
IL FANATISMO CULTURALE E LA NONVIOLENZA
Gli incontri del giovedì al Centro Studi Gobetti si propongono di riflettere su un quesito fondamentale: con la fine del Novecento, delle guerre e dei totalitarismi, ci siamo liberati dalla violenza?
L’appuntamento di domani sarà focalizzato sul fanatismo culturale, con tutta la sua stringente attualità. La conversazione a due voci prenderà spunto dagli avvenimenti più recenti, a partire ovviamente dall’attentato di Charlie Hebdo, per arrivare a un’analisi del contesto geopolitico e delle nuove e vecchie forme di violenza, ma avrà anche un intento propositivo: quello di ricercare possibili strategie nonviolente di fronte a un mondo sempre più in tensione.