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8 Maggio 2015

Oltre i confini… della mobilità internazionale

All’aperitivo informativo organizzato il 6 maggio al Murazzi Student Zone si è parlato delle diverse possibilità di lavoro e studio all’estero 

Antonella Capalbi

Sono molte le opportunità di studio o lavoro all’estero

“Oggi si è sempre più in cerca di opportunità nell’ambito della mobilità internazionale. Ma prima ancora di fare una scelta del genere è importante porsi alcune domande tra cui: perché partire?”. Con queste parole Mara Costanzo, rappresentante della Cooperativa Orso e operatrice dell’Informagiovani, ha introdotto l’incontro Oltre i confini in cerca di opportunità, tenutosi ieri al Murazzi Student Zone nell’ambito degli “aperitivi informativi” organizzati dal Centro di via Garibaldi 25.
Su questo interrogativo che spalanca le porte di una realtà sempre più comune in tempi di generazioni con la valigia si è sviluppato tutto l’appuntamento che, oltre a tentare di fornire una risposta a questa domanda di base, ha offerto una panoramica delle diverse opportunità di mobilità internazionale offerte dal territorio piemontese e nazionale.

L’OFFERTA DELL’INFORMAGIOVANI
Partendo dal presupposto che una partenza necessita una consapevolezza non solo inerente al motivo per cui si parte, ma anche al proprio livello linguistico di partenza, Mara Costanzo ha messo in luce l’offerta proposta dall’Informagiovani sul tema della mobilità internazionale. In un contesto in cui un’esperienza all’estero vale anche solo come canale privilegiato per sviluppare le cosiddette soft skill, sempre più richieste in sede di colloquio, serve anche molto confrontarsi con chi un’esperienza del genere l’ha già fatta. Da qui la segnalazione di un’interessante iniziativa promossa dalla Città di Torino nel blog ll giro del mondo in ottanta giovani, sede di confronto tra chi sta vivendo un’esperienza di studio o lavoro all’estero.
Se i consigli da parte di chi è già partito possono essere utili, ancora più utile risulta sapersi districare fra le diverse occasioni di mobilità offerte in rete, magari tramite l’iscrizione a newsletter informative tra cui, a detta dell’operatrice, le più efficaci risultano essere “Muoversi”, la newsletter di Eurocultura, e quella di Eurodesk. Attraverso questi strumenti di navigazione si può ad esempio scoprire la “Direttiva transanzionalità” approvata dalla Regione Piemonte, che offre ai residenti in Piemonte una possibilità di tirocinio all’estero da 1 a 4 mesi.

TANTE ALTRE OPPORTUNITÀ
La restante parte dell’incontro ha riguardato le offerte di mobilità di altre realtà associative o istituzionali.
Si è partiti da Aiesec, rappresentato da Vincenzo Casciaro, associazione studentesca che offre diverse possibilità di soggiorno all’estero sia in ambito volontaristico che prettamente lavorativo. Secondo un’offerta di viaggio che si snoda intorno a aree di competenza diversificate (Entreprenuership, Culture, Health, Environmente, Education), Aiesec che ha come obiettivo primario quello di “creare un impatto positivo sulla società attraverso la mobilità internazionale” e a oggi conta circa 1400 scambi all’anno. In seguito Marta Giannello Guida e Tommaso del Tomba, rispettivamente presidentessa di Giosef Unito (Giovani senza frontiere dell’ niversità di Torino) e operatore di Eures (servizio di mobilità che fa capo alla Commissione Europea) hanno illustrato le diverse possibilità di ricerca e mobilità delle due realtà, una di stampo associazionistico e una prettamente istituzionale, con l’obiettivo comune di creare una rete di scambi a ampio raggio.
Nella battute conclusive si è parlato maggiormente della mobilità legata alla formazione: Jacopo Barbieri, responsabile di Ef (Education First) Torino ha illustrato quanto una stretta connessione tra competenza linguistica e possibile ricerca del lavoro all’estero sia fondamentale nella buona riuscita di un progetto di mobilità, presentando l’offerta formativa e di scambio prevista dall’associazione.
Allo stesso modo, Luca Sandrone, esponente de Il forno delle idee (realtà dedicata a un’utenza caratterizzata da difficoltà nell’apprendimento) ha messo in luce uno dei coni d’ombra della mobilità internazionale: quello di chi vorrebbe partire pur avendo difficoltà di apprendimento nella propria lingua. Per questo motivo Il forno delle idee propone  modalità di apprendimento alternative della lingua straniera, basate meno sull’apprendimento mnemonico e più su altra strumentazione cognitiva, in modo tale da rendere un’esperienza di contatto come quella di viaggio all’estero un’opportunità di confronto realmente inclusiva e priva di barriere di ogni tipo.

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Categorie: Formazione, Lavoro

Commenti (1)

  1. Luciana ha detto:

    🙂

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