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15 Maggio 2015

(Alcuni) mestieri dell’editoria

Nel pieno del 28° Salone del Libro, un approfondimento sulle figure professionali di correttore di bozze, agente letterario e traduttore

Antonella Capalbi

Il correttore di bozze è uno dei tanti mestieri dell’editoria

Il mondo dell’editoria rappresenta da sempre un contesto affascinante per la forte vicinanza a quel grande calderone di storie che è la scrittura. In un sottobosco tanto diversificato come quello del mondo editoriale, sempre più messo alla prova dai frenetici cambiamenti derivanti dall’avvento del digitale, sono molte le figure professionali coinvolte, ma quali sono le principali?
Nel pieno del consueto appuntamento con il Salone del Libro, incontro internazionale tra pubblico e “addetti ai lavori”, proviamo a fare un excursus sui ruoli di correttore di bozze, agente letterario e traduttore.

CORRETTORE DI BOZZE
Che la creazione di un buon prodotto editoriale rappresenti un ping-pong tra i due attori principali del mondo letterario, autore ed editore, è cosa nota. Ma tra l’ideatore di una storia e colui che sceglierà di pubblicare quella storia in uno stretto bilanciamento tra qualità e spendibilità sul mercato, si interpongono altre figure che non di meno garantiscono la buona riuscita e la messa in commercio di un prodotto editoriale. E’ il caso, per esempio, del correttore di bozze, addetto a “fare le pulci” al testo per garantirne coerenza e correttezza al riparo da errori imprevisti.
A questo professionista è demandata la correzione ultima del testo e, soprattutto, la responsabilità di evitare traumi dell’ultimora all’autore di fronte a un odiosissimo refuso (piuttosto comune, anche a fronte dell’editor più bravo!) trovato tra le prime pagine di un testo che è appena stato pubblicato.

AGENTE LETTERARIO
Se il correttore di bozze sancisce il finale del match, nella partita giocata tra editore e autore un’altra figura ne dà il fischio di inizio: quella dell’agente letterario. Sulla scorta del suo omologo cinematografico, egli ha il compito di fare da tramite tra autore e editore, salvaguardando gli interessi del primo.
Procacciatore di contratti e possibili sbocchi editoriali per il prodotto realizzato dal suo committente, oltre a trovare un possibile interlocutore editoriale per il prodotto di cui si fa promotore, l’agente ha il compito di trattare le condizioni (anche contrattuali) secondo cui quel prodotto verrà fruito. Il tutto al modico prezzo di una percentuale sulle vendite del testo immesso sul mercato.

TRADUTTORE
Spalancando poi un’altra grande finestra del mondo editoriale, quella che dà sul mercato internazionale, figure di connessione importantissime tra la versione originale di un testo e i lettori sono i traduttori: non solo responsabili della fruizione godibile di un testo straniero, ma ideatori a tutti gli effetti di una versione nuova e del tutto originale dell’opera, che porterà indiscutibilmente tra le proprie pagine la firma del traduttore che l’ha realizzata.
Nonostante l’Italia dimostri ogni giorno di più di non essere “un paese per traduttori” (almeno letterari), stando all’opinione del giornalista di Repubblica Dario Pappalardo, questa figura risulta essere a tutti fondamentale per un effettivo godimento del prodotto, in quanto ponte necessario tra la versione originale e il pubblico italiano, non necessariamente avvezzo alla fruizione di un’opera letteraria nella lingua in cui è stata partorita in origine.

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Categorie: Lavoro

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