Home » Formazione » Il Treno della Memoria continua a viaggiare

27 Gennaio 2016

Il Treno della Memoria continua a viaggiare

Da oltre dieci anni il progetto educativo nato a Torino porta giovani dai 17 ai 30 anni nei luoghi della Shoah, per vedere da vicino la Storia studiata solo sui libri

Stella Giorgio

Il Treno della Memoria porta ogni anno i giovani nei luoghi dello sterminio nazista

Il Treno della Memoria porta ogni anno i giovani nei luoghi dello sterminio nazista

Quello che propone il Treno della Memoria, progetto arrivato quest’anno alla dodicesima edizione, è un viaggio particolare, un’esperienza di formazione indelebile nei luoghi dello sterminio nazista.
L’idea nasce nel 2004 da alcuni giovani appartenenti all’associazione torinese Terra del Fuoco e negli anni ha coinvolto migliaia di studenti di tutta Italia.

IL DOVERE DI CONOSCERE
Si parte, direzione Cracovia. Le lunghe ore di strada serviranno a creare lo spirito di gruppo per affrontare il percorso, che vede nella visita del campo di Auschwitz-Birkenau uno dei punti focali. Dunque un viaggio nella Storia, nei luoghi segnati dalle dittature che insanguinarono l’Europa nel XX secolo, toccando anche realtà poco conosciute, luoghi raramente citati nei manuali di scuola, ma non per questo di minore rilevanza.
Le Bussole, tappe intermedie assegnate dagli organizzatori in base alle esigenze di ciascuno, disegnano un percorso che porterà i viaggiatori a visitare non solo i lager tristemente noti, ma altri luoghi-documento del regime nazista sparsi in Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia.
Al termine della visita di Auschwitz-Birkenau si svolge una cerimonia commemorativa e un’assemblea di restituzione finale per dare spazio agli interrogativi, alle emozioni e alle riflessioni che naturalmente nasceranno lungo il percorso.

UN VIAGGIO EDUCATIVO
Il progetto si ispira a modelli di educazione non formale, volti a coinvolgere attivamente i partecipanti, che sono guidati nel viaggio da animatori appositamente formati. Tra gennaio e febbraio vengono proposti cinque incontri di preparazione per contestualizzare, attraverso attività interattive, il fenomeno delle deportazioni nello scenario della Seconda Guerra Mondiale.

L'ingresso del campo di Auschwitz-Birkenau

L’ingresso del campo di Auschwitz-Birkenau

Abbiamo rivolto alcune domande a Erica Borgini, partecipante di una passata edizione del Treno della Memoria e in seguito co-animatrice di una comitiva.

Cosa ti ha particolarmente colpito e cosa ricorderai di questo viaggio?
«Sono tante le cose che non potrò mai dimenticare: l’orrore e la tristezza che si provano attraversando i campi, il ghetto di Cracovia, l’incapacità di aprir bocca per ore dopo le visite, ma anche la meraviglia di un gruppo che si aiuta ad affrontare un momento emotivamente massacrante, che ha voglia di impegnarsi per un futuro migliore, anche al ritorno dal viaggio. Sorprendenti i sopravvissuti ai campi che accompagnano questo viaggio e trasmettono la bellezza della vita, nonostante ciò che hanno vissuto».

Cosa consiglieresti a un ragazzo che parte per il Treno della Memoria?
«Goditi ogni attimo: quello in cui un membro del gruppo prende in mano la chitarra e si canta insieme e quello in cui ci si sente schiacciati dai luoghi; consiglio di non aver paura delle proprie emozioni, perché se ne provano tante e forti ed è giusto viverle con l’intensità che richiedono; dico anche di appoggiarsi alla comitiva, perché il bello di questo viaggio è viverlo con altre persone, che ti regaleranno qualcosa di sé. Il Treno della Memoria lascia a ciascuno un segno diverso, in tempi diversi. Rispettare tutto questo quando si è nel vortice emotivo del viaggio è difficile, ma è uno sforzo che fa una grande differenza».

Tag: , , , ,

Categorie: Formazione

Commenti (1)

  1. Maurizio ha detto:

    Salve, ho quasi 52 anni, purtroppo non rientro nelle regole, ma un viaggio così lo farei subito!!

Lascia un commento