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4 Febbraio 2016
Torino Capitale Europea dell’Innovazione 2016?
La nostra città è stata selezionata dalla Commissione Europea tra le nove finaliste che ad aprile si contenderanno il titolo di leader in questo ambito
Ivan Lagrosa
Dopo Capitale Europea dello Sport 2015 Torino potrebbe diventare per un anno il riferimento continentale di un ambito strategico come quello dell’innovazione. La Commissione Europea ha infatti inserito la nostra città fra le nove finaliste tra cui ad aprile sarà dichiarata la Capitale Europea del settore. Il capoluogo torinese è stato scelto per la capacità di aprirsi a modelli di innovazione che supportano le nuove start-up e per la creazione di nuove opportunità di mercato nell’ambito delle innovazione urbane.
CONCORRENTI E PREMI
Le altre contendenti alla nomina di Capitale Europea dell’Innovazione sono otto: Milano, Amsterdam, Berlino, Eindhoven, Glasgow, Oxford, Parigi e Vienna.
Una commissione di esperti internazionali decreterà la città vincitrice, che riceverà un premio di 950 mila euro, mentre alla seconda e la terza classificata spetteranno, invece, rispettivamente 100 mila e 50 mila euro. I premi rientrano tra i fondi europei per l’innovazione.
LE PAROLE DEL SINDACO
«Siamo felici di competere con grandi capitali come Berlino, Parigi, Amsterdam o Vienna nel campo dell’innovazione – ha detto il Sindaco di Torino Piero Fassino – Siamo da sempre convinti che la sostenibilità sia la chiave di volta delle politiche condotte dalla nostra Amministrazione. Quello dell’innovazione è un campo di sperimentazione e di idee innovative da parte di imprese e comunità di persone per trovare soluzioni avanzate a vecchi e nuovi problemi: facilitare i servizi pubblici, ridurre il loro impatto sull’ambiente, renderli più economici, consumare meno risorse e meno energia, riattivare legami sociali là dove mancano».
IL PROGRAMMA HORIZION 2020
Questa candidatura è l’immagine di una città che si afferma sempre più come smart city. A questo proposito, è interessante sottolineare come il capoluogo piemontese sia uno dei promotori dell’Osservatorio Nazionale Smart Cities, un progetto nato del 2012 con l’obiettivo di creare una rete di città italiane in grado di condividere programmi per l’innovazione sociale e per la sostenibilità urbana.
Il tema dell’innovazione è un tema di primo piano nelle politiche di sviluppo europeo e rientra nell’ambito della più ampia strategia Horizon 2020, creata per supportare l’Ue nelle sfide globali, fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari per la realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Il piano europeo prevede tre pilastri: l’eccellenza nel campo scientifico, finanziata con circa 22 miliardi di euro, la leadership industriale e le sfide sociali (cambiamenti climatici, energia sicura e pulita, trasporti intelligenti e agricoltura sostenibile) finanziate rispettivamente con 15 e 27 miliardi di euro.