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29 Febbraio 2016

UniTO più vicina al Giappone

Grazie all’accordo con l’Università di Nagoya gli studenti torinesi potranno frequentare corsi e fare ricerca nel paese del Sol Levante già dal prossimo autunno

Ornella Darova

UNITO271Benvenuti al consueto appuntamento del lunedì con le notizie dall’Università degli Studi di Torino.

ACCORDO TRA TORINO E IL GIAPPONE
Un doppio accordo con la Nagoya University of Foreign Studies permetterà agli studenti di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino di studiare e fare ricerca in Giappone. Il tutto grazie all’incontro fra Philip Rush e Takayuki Momiyama, rappresentanti della Nagoya University, con il Rettore di UniTO Gianmaria Ajani. La delegazione è arrivata dal Giappone per celebrare il decimo anniversario del gemellaggio tra le città di Torino e Nagoya.
L’accordo rappresenta un’importante possibilità di crescita e carriera per gli studenti, docenti e ricercatori, ma anche un nuovo canale di scambio di materiale scientifico e didattico, di supporto nell’organizzazione di seminari o conferenze congiunte e così via.
Già dal prossimo autunno 4 studenti di Lingue di UniTO potranno trascorrere un anno di studi a Nagoya, ed altrettanti faranno il viaggio contrario. Questi studenti potranno anche usufruire di un contributo spese di circa 500 euro mensili offerti dall’Università partner. Un’occasione unica per allargare le prospettive di formazione e per contribuire alla diffusione delle reciproche culture, oltre che della conoscenza, nelle due città.

NUOVO CENTRO DI BIOTECNOLOGIE
È stata recentemente annunciata la futura inaugurazione – prevista per metà 2016 – del nuovo Centro di Biotecnologie e Medicina Traslazionale, che ospiterà fino a 24 gruppi di ricerca biomedica e biotecnologica, oltre che di medicina personalizzata in oncologia.
La caratteristica principale sarà la transdisciplinarietà, che permetterà l’interazione tra diverse competenze di settori: medici, biologi, ingegneri, fisici, informatici e chimici contribuiranno a risolvere importanti problemi sanitari.
Il Centro costituirà un polo funzionale unico con la Human Genetics Foundation e il Centro Interdipartimentale di ricerca per le Biotecnologie Molecolare. Inoltre, l’edificio ospiterà il Centro di Euroimaging finanziato dalla Comunità Europea e i laboratori di ricerca di enti pubblici e privati.
La realizzazione dell’opera è possibile grazie ai finanziamenti (per la maggior parte) della Regione Piemonte, ma anche della Compagnia di San Paolo.

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