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27 Aprile 2016

Una galleria d’arte a cielo aperto

In molte aree verdi della città troviamo installazioni artistiche insolite, create riutilizzando i più diversi materiali: chi c’è dietro queste opere?

Isabella Marchese

Una delle opere ai giardini Lamarmora

Una delle opere ai giardini Lamarmora

Sparse qua e là per i giardini e i parchi pubblici di Torino ci sono sculture che arrivano da materiali di scarto di ogni genere. Fotografate da torinesi e turisti, le installazioni arredano la città facendo capolino da aiuole fiorite, rendendo così più accogliente il verde pubblico. Una galleria d’arte a cielo aperto con opere che accostate a fiori e piante trasmettono emozioni per la bellezza e la dolcezza che racchiudono. Possiamo vederle ai Giardini Lamarmora, in piazza Castello, al Giardino Roccioso del Parco del Valentino e davanti alla Biblioteca Nazionale in piazza Carlo Alberto.
Il loro autore però, alla maggior parte delle persone, resta sconosciuto. Le opere non hanno firma.

CHI È L’ARTISTA?
Ma noi sappiamo il suo nome e l’abbiamo intervistato. Si chiama Rodolfo Marasciuolo, Rudy, lavora per il Settore Verde Pubblico della Città di Torino e dal 2006 crea per la città, a costo zero, sculture realizzate con l’intento di abbellire le aree verdi. Rudy, come ci dice, non vuol essere considerato un artista: lui è un giardiniere e le sue opere vogliono semplicemente mettere in risalto i fiori e la natura in generale, quella che lui definisce “la vera bellezza”.

DOVE NASCONO LE OPERE
Siamo andati nella sua officina e abbiamo visto come, dai più svariati materiali di scarto e attraverso una manualità non indifferente, nascano nuovi oggetti. Così flaconi di plastica bianca diventano farfalle, tronchi di piante abbattute si trasformano in giacche, libri, ombrelli, pezzi di ferro o lamiera mutano in gatti e grilli…Tutto a dimostrazione di come ogni materiale possa avere molteplici usi.

Il Laboratorio

Il Laboratorio

Le installazioni sono stagionali, racconta Rudy, perché non vogliono essere invasive e vogliono continuare a stupire il passante; il colore che usa solitamente è il bianco, «perché è un colore puro e non appartiene a nessuna bandiera». L’oggetto ricorrente è la panchina «perché ha un valore, un’importanza sociale – dice Rudy – in quanto facilita gli incontri tra uomini e donne, giovani e anziani. È un gesto di gentilezza verso tutti ed è una delle poche cose gratuite rivolte a tutti».

ai giardini Lamarmora

Ai giardini Lamarmora

COME NASCONO LE OPERE
Ci dice che le sue sculture sono sempre accompagnate da un ricordo, un pensiero. Racconta ad esempio la storia dell’installazione forse maggiormente impressa nella memoria di tanti torinesi, quella ai Giardini Lamarmora di via Cernaia.
Il titolo è Il sogno del magnifico incontro e prosegue ogni primavera, questa è la terza; una storia dolcemente malinconica ambientata nei primi anni del ‘900. All’inizio, con la prima installazione, un uomo arrivava col suo velocipede e si sedeva sulla panchina dove sognava l’incontro con la sua amata. Aspettava seduto con in mano una rosa aperta, in quanto a profumo e bellezza al massimo del suo splendore, da donare a lei. In seguito, nell’installazione della seconda primavera, l’uomo se ne andava lasciando la rosa, una lettera e la sua bombetta sulla panchina, sulla cui spalliera aleggiavano le anime dei due amanti, rappresentate da due farfalle. Oggi il sogno diventa realtà, perché lei gioiosa e raggiante è arrivata, per percorrere in serenità un lungo cammino insieme.

La prossima panchina sarà esposta per l’inaugurazione della Biblioteca di Piazza dei Mestieri, il 20 maggio.

LA BELLEZZA VINCE SUL TEMPO
Chiediamo a Rudy il perché di questa passione e di questo accostamento delle sue opere ai fiori e alle piante.
«L’arte, la creatività è una caratteristica umana – ci dice – Tutti abbiamo delle potenzialità e quando si fanno le cose con piacere e passione, il risultato non può essere che buono, inoltre la passione è cugina dell’amore quindi non può essere che bello!».
Per Rudy, poi, la “vera bellezza” si trova nella natura. «I fiori ci sorridono – dice – e nel momento in cui li guardiamo percepiamo che il mondo è bello e noi ne facciamo parte. La bellezza ha il potere di curarci, di farci vivere in armonia. Agli oggetti ci si abitua – continua – alla vera bellezza che la natura sprigiona non ci si abitua mai. Per godere della bellezza della natura e viverne le emozioni bisogna, però, farlo con calma, in tutta tranquillità». Ed è proprio per trasmettere questo messaggio che in alcune sue installazioni troviamo la lumaca: perché, per percepire la bellezza dei fiori che ci sono intorno, bisogna rallentare.

 

in piazza Castello

In piazza Castello

in piazza Carlo Alberto

In piazza Carlo Alberto

 

 

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Categorie: Scoprire Torino

Commenti (2)

  1. Rosanna Bertero ha detto:

    Sono un`insegnante elementare e vorrei visitare l officina/laboratorio del sig Rodolfo Marasciuolo,giardiniere artista di Torino.Non conosco l indirizzo del luogo in cui lavora,mi potete aiutare?grazie.Rosanna Bertero

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