Home » Ambiente » Giovani candidati a Torino: Giovanna Buccolo

31 Maggio 2016

Giovani candidati a Torino: Giovanna Buccolo

Continuiamo il giro di interviste ad aspiranti Consiglieri Comunali con un’esponente del Movimento 5 Stelle, alla quale rivolgiamo le nostre tre domande

Ivan Lagrosa

Giovanna Buccolo del Movimento 5 Stelle

Giovanna Buccolo del Movimento 5 Stelle

Giovanna Buccolo, 28 anni, laureata in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Torino, è candidata al Consiglio Comunale per il Movimento 5 Stelle, che appoggia la candidata Sindaco Chiara Appendino.

Come e quando hai cominciato a fare politica? Perché ha deciso, così giovane, di impegnarti direttamente per la città?
«L’interesse per la politica è nato a partire dagli anni del liceo per poi maturare e consolidarsi durante il mio percorso di studi universitario. Ho sempre pensato che esistano due modi di far politica: uno che miri allo sviluppo dell’intera comunità e l’altro interessato solo al mantenimento degli interessi dei poteri forti. Non ho mai militato in alcuna forza politica prima di questa esperienza, proprio perché non mi sentivo rappresentata, ma grazie al Movimento 5 Stelle ho ritrovato la voglia di interessarmi alla cosa pubblica. Ho iniziato così a seguire più da vicino le dinamiche politiche locali e portando avanti, con gli attivisti della mia circoscrizione, diverse lotte a sostegno dei cittadini. Se ho deciso di impegnarmi in prima persona è innanzitutto perché amo Torino e il fatto di essere “così giovane”, credo possa essere un valore aggiunto. Ritengo sia giusto impegnarsi in prima persona in ciò in cui si crede, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per migliorare la realtà che stiamo vivendo».

La disoccupazione giovanile ha tassi elevatissimi in tutta Italia. Ci sono misure che possono essere prese anche a livello locale? Quali?
«A Torino il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 44%: un giovane su due, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, né studia e né lavora. Come M5s crediamo sia indispensabile sostenere e valorizzare i giovani e le PMI elaborando nuovi progetti e percorsi inclusivi in collaborazione anche con università e scuole. Verranno avviati tavoli di concertazione aprendo la città al merito e promuovendo iniziative volte a favorire anche il ricambio generazionale, per permettere ai lavoratori prossimi alla pensione di richiedere il part-time per far posto ai giovani. Bisogna favorire l’insediamento di nuove imprese attraverso un patto Start up, perché Torino diventi una città di opportunità per piccoli e micro imprenditori che qui vogliano investire e portare ricchezza al tessuto urbano, in collaborazione con i soggetti istituzionali, finanziari e associativi. Inoltre, con il taglio del 30% dei costi della politica, istituiremo un fondo di 5 milioni di euro in 5 anni, per inserire i giovani nelle PMI».

Settore economico a parte, c’è una battaglia a cui tieni particolarmente e che, nel caso venissi eletto, porterà avanti come priorità nel Comune?
«Non credo che a Torino ci sia una sola priorità da portare avanti. Sicuramente la laurea in Servizio Sociale mi porta a essere più incline e sensibile alle problematiche di natura sociale. Viviamo in una società in continua evoluzione, il welfare è cambiato ed è necessario sostenere il comparto assistenziale, vessato in questi ultimi anni da continui tagli. Va ampliato il raggio d’azione con il terzo settore, che ha un enorme potenziale in termini di occupazione, andando a implementare tutti quei servizi che il Welfare State non riesce oggi a erogare in maniera soddisfacente, nell’ottica di un miglioramento del lavoro di rete. Continueremo inoltre a batterci affinché venga istituito anche in Italia il reddito di cittadinanza, una manovra che ridia dignità a chi è rimasto indietro e in una situazione precaria. In ultimo, ho una grande passione per l’arte. A tal proposito credo che Torino abbia tutte le potenzialità per diventare un rinomato centro culturale, non solo in previsione di grandi eventi o manifestazioni. Mi piacerebbe ci fossero più spazi di aggregazione anche nelle periferie, nell’ottica di una Torino policentrica, rilanciando il ruolo della cultura come fattore di crescita e motore sociale».

Tag: , , , , , ,

Categorie: Ambiente

Lascia un commento