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30 Giugno 2016
Voglia di partire? E’ ora di mettersi in Motus
Al via la selezione per 36 tirocini formativi all’estero in ambito turistico per giovani dai 18 ai 35 anni domiciliati in Piemonte: le iscrizioni scadono il 6 luglio
Alessia Galli della Loggia
Nessun programma da settembre a dicembre? Allora potete tenervi occupati con gli stage formativi del Programma Mo.tu.s organizzati da Conform, in collaborazione con Focus Piemonte, in Belgio, Germania, Grecia, Lituania, Portogallo e Spagna. Il bando scade il 6 luglio e per scoprirne di più abbiamo intervistato Federica Ferrari, organizzatrice del progetto.
Di che cosa si occupa Conform?
«Si tratta di un’agenzia per il lavoro accreditata sia a livello ministeriale sia dalla Regione Piemonte in attività pubblica. Oltre a fornire servizi di accoglienza e orientamento in ambito regionale, ci occupiamo di privati per quanto riguarda linee di finanziamento, formazione e lavoro».
Che cosa offre il progetto Motus?
«Offre la possibilità di svolgere 12 settimane di tirocinio in un’azienda nell’ambito turistico. La permanenza non è retribuita, ma spesata di volo andata e ritorno, abbonamenti per i trasporti locali, pocket money per il vitto, alloggio collocato vicino all’azienda in cui si andrà a lavorare, supporto di un partner estero e un contatto in loco. Sceglieremo sei ragazzi per ogni destinazione: a settembre ne partiranno 36, a febbraio 2017 altri 12 diretti rispettivamente in Grecia e in Spagna».
Quali criteri adotterete per le selezioni?
«A livello tecnico conoscenze linguistiche e competenza in ambito turistico. A livello umano, quello che conta di più a mio parere, è la motivazione: questo è il cavallo di battaglia, le esperienze all’estero richiedono molta energia ed è necessario avere gente motivata, capace di gestire ogni imprevisto. Credo molto nelle relazioni umane, è un aspetto di cui terrò conto per la selezione. I 30 ragazzi che hanno partecipato al progetto Tra.Che, acronimo di training in chemistry, partiti l’anno scorso per aziende in ambito chimico, hanno sponsorizzato e consigliato il progetto Motus perché rimasti soddisfatti della loro esperienza passata».
Perché ora la scelta di puntare sul settore turistico?
«È una scelta più che altro territoriale: mi sono accorta dell’esigenza di puntare su assessorati al turismo per garantirsi un appoggio nelle varie realtà europee adatte a ospitare i giovani tirocinanti. E’ stata una sorta di scommessa».
Avete progetti simili da proporre ai giovani in cerca di un’esperienza all’estero?
«Per ora no, da un paio di mesi è stato approvato questo progetto, a cui ci dedicheremo fino al prossimo anno, magari più avanti proporremo altre iniziative di transnazionalità. La voglia non manca, anzi».