Home » Intercultura » Social Street, quando i vicini sono una risorsa

28 Settembre 2016

Social Street, quando i vicini sono una risorsa

Riuniti in gruppi Facebook, abitanti della stessa via intrecciano legami riscoprendo il valore della condivisione, un fenomeno che da Bologna si sta espandendo non solo in Italia

Stella Giorgio

Social Street

Le Social Street fanno riscoprire il valore della condivisione

Questa casa non è un albergo! Ve lo hanno ripetuto mille volte nel corso di una ramanzina per il troppo disordine della vostra camera oppure per via dei vostri sporadici ritorni. Anche le case di Via Fondazza a Bologna – e le altre 350 sparse in tutta Italia unite nelle Social Street – non sono hotel dove gli ospiti vanno e vengono senza curarsi di quel che succede intorno: le persone che vi abitano le hanno trasformate infatti in una rete condivisa di collaborazione sociale. Una specie di villaggio al tempo degli iPhone, insomma.

L’IDEA
Quando nel 2013 il fondatore delle Social Street Federico Bastiani si trasferisce a Bologna, prova un senso di spaesamento rispetto a questa nuova e grande città, dunque crea un gruppo Facebook chiuso per riunire e conoscere i suoi vicini di casa che come lui abitano in Via Fondazza. Da questo semplice atto digitale nasce invece una realtà concreta fatta di conoscenze e amicizie, di scambi di professionalità e di aiuti.
Lo studente che alle 9 di sera scrive della lavatrice che lo ha abbandonato trova la collaborazione di una condomina che gli consente di usare la sua, una signora che si rivolge al gruppo per ritrovare gli occhiali che aveva distrattamente perso, una famiglia che chiede se nella via abitano altri bambini che vogliono giocare con il proprio figlio. Ma a partire da questi gruppi Facebook nascono anche cene, biciclettate e momenti di intrattenimento e formazione organizzati insieme.
Non si tratta dell’ennesima forma che la sharing economy può assumere: le social street vogliono essere in primis un modo per riportare al centro le relazioni, partendo dal proprio vicinato.

DAL VIRTUALE AL REALE AL VIRTUOSO
È lo slogan che rappresenta il fenomeno social street, che da ristretta realtà bolognese si è allargato in tutta Italia uscendo dai confini nazionali e attirando anche l’attenzione di sociologi, economisti e accademici.
I principi che stanno alla base di questo progetto sono l’informalità, garantita dall’uso immediato di Facebook, la gratuità che permette la creazione di rapporti di amicizia e fiducia partendo dall’economia del dono – sempre più inaspettata oggigiorno – e infine l’inclusività, ossia l’accoglienza di qualunque persona partecipi attivamente alla creazione di capitale umano e forme di collaborazione.
Da Mirafiori Sud a via Vanchiglia, fra Torino e provincia sono ben 20 le social street attive. E una di queste potrebbe essere proprio la vostra.

 

Tag: , , , , ,

Categorie: Intercultura

Lascia un commento