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28 Febbraio 2018

L’Ufo di Torino: la creatività a portata di drone

C’è tempo fino a marzo per mandare i disegni che comporranno un murales nel Parco Peccei: basta utilizzare l’app di Urban Flying Opera e a realizzare il lavoro saranno writer molto particolari

Alice Dominese

I droni di Urban Flying Oper

I droni di Urban Flying Opera disegneranno un murales con bombolette spray

A Torino arte e droni non sono mai andati così d’accordo. Lo studio Carlo Ratti Associati, in collaborazione con la Compagnia di San Paolo, ha infatti deciso di lanciare un progetto innovativo e fuori dagli schemi: dipingere un muro di Barriera di Milano utilizzando dei droni equipaggiati con bombolette spray, ma non solo. Realizzare una vera e propria opera d’arte collettiva coinvolgendo chiunque abbia voglia di raccontare con uno schizzo la città. In una parola, Ufo: Urban Flying Opera, Opera Urbana Volante.

IL PROGETTO
«Ufo nasce come una sorta di provocazione, quella di mostrare un modo inedito di utilizzare i droni, suggerendo così la possibilità di dare loro spazio all’interno del mondo dell’arte» racconta Alessio Ferreri, studente di Design del Politecnico impegnato con altri universitari nelle operazioni di raccolta e selezione dei disegni che andranno a comporre la pittura finale.
Supportato a livello tecnologico da Algoritmo e dall’Istituto Superiore Mario Boella, Ufo è stato pensato con l’obiettivo di creare aggregazione e realizzare cultura attraverso le tecnologie digitali. L’occasione è davvero unica: «Il murales creato attraverso i droni costituisce un’anteprima a livello mondiale, perché per la prima volta la pittura automatizzata si inserisce all’interno di un progetto partecipativo di crowdsourcing» prosegue entusiasta Alessio, che intervisto per saperne di più.

NIENTE TAVOLOZZA, BASTA L’APP
Partecipare è semplice: chiunque trovi l’ispirazione può iscriversi sulla web app di Ufo e lasciare un segno grafico, astratto o figurativo – nei colori ciano, giallo, magenta e nero – che coprirà uno spazio corrispondente a circa 10 metri di muro. Il tema è Design the city, raccontare la città attraverso l’immaginazione.
Dopo essere stati integrati, i vari disegni verranno trasferiti sulla tela di mattoni formando un’opera collettiva di 9 metri per 13. Come spiega Alessio, «i droni a cui gli ingegneri stanno lavorando voleranno a gruppi di quattro per volta, dotati di una bomboletta spray con cui ciascuno realizzerà un segno grafico. Verranno costruite delle apposite protezioni che permetteranno ai visitatori di osservare in sicurezza il lavoro dei droni: non ci sarà nessuno a guidarli sul posto – conclude – ma saranno programmati in anticipo in funzione del disegno che dovranno riprodurre».

L’EVENTO E LA SUA SFIDA
Il progetto vedrà così la luce in tre giorni – 4, 5 e 6 maggio – nella cornice del Parco Aurelio Peccei, dove i droni-writer tenteranno l’impresa di dipingere en plein air davanti al pubblico di curiosi. Per l’occasione verrà allestito un evento aperto a tutti, ricco di workshop e di iniziative artistiche per favorire l’incontro e lo scambio di idee con la cittadinanza.
In attesa di osservare a naso in su la pioggia di colore liberarsi sui muri, la domanda che Ufo solleva è: fare arte per e con la città è possibile? La sfida è a portata di schermo.

 

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Categorie: Tecnologie

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