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7 Marzo 2018
#Annodelciboitaliano: il mangiare è sempre più social
Trova, scatta e condividi: è tutto da gustare il contest del Ministero delle Attività Culturali sulle opere d’arte dove sia rappresentata l’enogastronomia del nostro paese
Laura Bonanno
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, o più semplicemente Mibact, ha proclamato il 2018 Anno del cibo italiano, iniziativa promossa attraverso una campagna sui social a cavallo fra arte visiva e culinaria.
TROVA, SCATTA E CONDIVIDI
Le regole per partecipare sono poche e semplici: si visita uno dei tanti (o più di uno, perché no?) musei, parchi archeologici e luoghi della cultura e si aguzza la vista; una volta trovata una scultura, un dipinto o un affresco a tema, si scatta una foto e la si condivide sui social network con l’hashtag #annodelciboitaliano.
La proposta nasce dalla decisione del Ministero di valorizzare le eccellenze gastronomiche del Belpaese; per questo motivo l’arte ne celebra l’importanza rivendicando il ruolo essenziale che il cibo svolge nella vita di ognuno di noi e il suo forte valore simbolico e culturale. Il risultato è un fotoracconto, realizzato con il contributo di tutti i partecipanti, che descrive la storia della nostra società attraverso l’esaltazione del gusto.
GLI ESEMPI SCELTI DAL MIBACT
L’account Instagram @museitaliani ha selezionato e postato in anteprima oltre 50 locandine di opere che raffigurano il cibo e la varietà è sorprendente: dall’immancabile Ultima Cena di Leonardo, al Fanciullo con canestro di frutta di Caravaggio presente in Galleria Borghese a Roma, fino all’Affresco con ricotta e asparagi di Pompei.
E in Piemonte? Una prima locandina ritrae il dipinto di Peter Binoit Natura morta con frutta, dolci, crostacei, un bicchiere e un topo conservato nella Galleria Sabauda di Torino; altro spunto è la stele di Karo al Museo Egizio, o ancora Il rito del tè nel complesso monumentale del Castello di Racconigi.
Questi sono solo alcuni esempi delle tante opere a tema che si possono trovare nelle collezioni di tutta Italia… E ce n’è davvero per tutti i gusti.