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10 Aprile 2018

Open House: volontari cercasi per accompagnare il pubblico tra le bellezze architettoniche

È possibile candidarsi per accogliere chi il 9 e 10 giugno vorrà ammirare luoghi generalmente chiusi ai visitatori, seconda edizione dell’iniziativa che nel 2017 ha avuto 15mila partecipanti

Alessio Colella

Visitare gratuitamente edifici, palazzi e bellezze architettoniche non abitualmente aperte al pubblico. È Open House, progetto innovativo arrivato a Torino lo scorso anno ottenendo subito numeri di tutto rispetto: i visitatori della prima edizione sono stati infatti circa 15mila (nessuna città nel mondo aveva fatto meglio al suo esordio) distribuiti fra i 111 luoghi disponibili.
La seconda edizione si terrà il 9 e il 10 giugno prossimi e come per il 2017 si cercano volontari, che dovranno accogliere le persone al loro arrivo oppure accompagnarle fornendo supporto alla visita, rispondendo a eventuali domande e curiosità. Gli edifici visitabili non sono ancora confermati, ma l’anno passato erano davvero molti e in tutte le zone della città.

OPEN HOUSE TORINO
Ad organizzare l’evento in Piemonte è l’associazione culturale Open House Torino, fondata nel 2017 da un gruppo di architetti. Il progetto è reso possibile soprattutto grazie al lavoro svolto dai volontari, nella scorsa edizione quasi 300. Anche quest’anno si cercano persone amanti dell’architettura disponibili a donare un po’ del proprio tempo libero. Per candidarsi è possibile mandare una mail all’indirizzo volontari@openhousetorino.it e aspettare di essere ricontattati.
Le parole di Alessandra Aires, tra i fondatori di Open House Torino, fanno capire come i volontari torinesi siano riusciti a distinguersi lo scorso anno: «Non tutte le città riescono a trovare tante persone appassionate, con tanta voglia di scoprire e di condividere la bellezza del luogo in cui vive. Tra le criticità, le code, che sappiamo andranno gestite ma quest’anno saremo più preparati».

HOPEN HOUSE NEL MONDO
Il progetto non nasce da un’idea torinese, ma bisogna spostarsi a Londra nel 1992 per vedere l’architetto Victoria Thornton dar vita al format che si è rapidamente diffuso in tutto il mondo. Le città che partecipano sono davvero tante e in diversi continenti: tra le più importanti figurano New York, Buenos Aires, Dublino, Melbourne e Gerusalemme e nel 2018 esordiranno Los Angeles e Città del Messico. Fra le oltre trenta metropoli aderenti al progetto troviamo anche le italiane Roma, con la sua prima edizione nel 2012, e Milano, la cui prima edizione ha preceduto il capoluogo sabaudo di un anno.
Ogni città, naturalmente, propone l’evento in un weekend diverso dell’anno. Si tratta, dunque, di un modo per far avvicinare le persone all’architettura, che sia moderna, storica o riguardante gli spazi verdi. Tutto però si concentra in due giorni, quindi non bisogna perdere l’occasione.

 

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Categorie: Cultura

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