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17 Maggio 2018

Alla scoperta della Nuvola Lavazza e del suo museo

Una visita speciale nella nuova sede della storica azienda torinese, che sarà aperta al pubblico dal prossimo 8 giugno

Aurora Bolandin

L'ingresso della Nuvola Lavazza

L’ingresso della Nuvola Lavazza

Grazie all’accoglienza degli Amici del Fai – Fondo Ambiente Italiano, abbiamo potuto visitare in anteprima, in via Bologna 32, l’avanguardistica Nuvola Lavazza, rinnovato spazio per una delle più importanti imprese italiane ancora di proprietà della famiglia fondatrice.

BENVENUTI IN CASA LAVAZZA
È proprio il Vice Presidente del gruppo Giuseppe Lavazza a fare gli onori di casa, invitandoci a metterci a proprio agio in una sala congressi della Centrale, parte del nuovo complesso così chiamata per il suo passato di ex centrale elettrica.
Fin da subito il Vice Presidente sottolinea che la decisione di costruire la nuova sede nel centro della città non sia stata casuale: la volontà infatti è quella di mantenere una sorta di patto storico con Torino, ormai vivo da più di 120 anni. A differenza di molte altre realtà infatti, la Lavazza ha coscientemente scelto di non spostarsi verso Milano o aree industriali lontane dal centro cittadino. Dalle parole di Lavazza, pare poi che ci sia della scaramanzia nella scelta del quartiere e che quindi la famiglia non abbia voluto abbandonare la zona che, con la sede precedente, aveva visto l’impresa crescere e fruttare.

UNA NUVOLA NELLA CITTÀ
L’isolato industriale dove sorge il complesso era perfetto per la possibilità di far convivere l’esistente con le nuove ardite architetture di Cino Zucchi, già ideatore dell’ampliamento del Mauto di Torino.
L’idea di Nuvola, così chiamata per la sua forma e per i suoi colori, nasce nel 2008 e si prefigge di creare qualcosa di innovativo, sostenibile e compatibile con la città. Il progetto è talmente rispettoso dell’ambiente circostante che, scoperti i resti dell’antica Basilica paleocristiana di San Secondo durante gli scavi, vengono apportate delle modifiche e il ritrovato patrimonio artistico viene splendidamente inglobato nel progetto.
Oltre alla sala conferenza e a uno spazio eventi, la Centrale ospita anche il ristorante stellato Condividere e il Bistrot. Una piccola chicca per golosi: il ristorante altro non è che la mensa dei dipendenti (aperta anche per gli ospiti esterni) e propone tre isole culinarie che si dividono in street food, green e tradizionale.

UN MUSEO CHE COINVOLGE
L’ingresso al museo aziendale della Lavazza avviene attraverso il passaggio nell’atrio di Nuvola. La parola d’ordine è coinvolgere. Già dalle prime sale infatti, l’esposizione guida lo spettatore nella storia della famiglia e quindi dell’azienda, fin dai suoi albori nel 1895 con il suo fondatore Luigi Lavazza.
Bastano pochi minuti per sentirsi trasportati indietro nel tempo, a quando la Lavazza era sono una bottega in via San Tommaso 7. Vengono ripercorse le tappe fondamentali dell’ascesa del colosso del caffè, eccellenza di cui vengono raccontati – con originali forme narrative curate dalla Scuola Holden di Torino – provenienza, lavorazione e storia. Grazie a effetti speciali studiati nei minimi dettagli, l’attenzione del visitatore è sempre stimolata e la possibilità che ci è offerta di assaggiare il prelibato caviale di caffè, ideato con lo chef spagnolo Ferran Adrià, colpisce nel segno.
La nuova sede della Lavazza – aperta al pubblico dall’8 giugno – non è quindi solo un luogo di lavoro all’avanguardia, ma custodisce anche un piccolo, delizioso museo che arricchisce il panorama torinese.

 

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