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28 Maggio 2018
San Salvario festeggia il Ramadan
Fra i molti eventi di Torino Moschee Aperte, in quella di via Saluzzo è arrivata anche la Sindaca, per portare una testimonianza tangibile della multiculturalità torinese
Mario Acciaro
In occasione dell’evento Open Mosque organizzato dal Comune di Torino e dai centri islamici cittadini, ieri siamo stati alla moschea Omar Ibn al Khattab di via Saluzzo 18, cuore pulsante di San Salvario.
Le visite guidate, che si sono tenute dalle 18 alle 20 nei 14 luoghi di culto che ospitavano l’evento, hanno offerto una preziosa occasione per avvicinarsi alle tradizioni islamiche attraverso il potere unificante della cultura e della conoscenza, passaggio necessario per costruire una convivenza pacifica fra popoli tanto diversi quanto vicini.
LA VISITA GUIDATA
Agli ingressi, uno maschile e l’altro femminile, ci viene chiesto di togliere le scarpe. Una necessità igienica oltre che segno di rispetto. Come ci spiega Youssef, infatti, la preghiera che si tiene cinque volte al giorno (“Salat” o prosternazione), richiede di poggiare la fronte al suolo.
Veniamo subito condotti di fronte al Mihrab, la nicchia di preghiera, e al Minbar, il pulpito dal quale l’Imam tiene la sua predica. Elemento comune di ogni moschea è il tradizionale tappeto che ricopre l’intero pavimento del locale, impreziosito da ricami articolati ma privo di qualunque raffigurazione, per non distrarre i fedeli intenti nella preghiera.
Poco più in là Fatima ci illustra le numerose iniziative dell’associazione La via del sapere, un gruppo di giovani fedeli impegnati nel sociale che portano la cultura islamica oltre le mura della moschea, con eventi indirizzati alle scuole o ai curiosi che desiderano avvicinarsi alla numerosa comunità islamica torinese. Fra una lezione di teologia sui cinque pilastri dell’islam e una delucidazione sull’architettura religiosa islamica troviamo anche il tempo di farci scrivere il nostro nome in lingua araba su un comodo segnalibro, prezioso souvenir di un’esperienza a tutto tondo sulla cultura musulmana e le sue particolarità.
Alla fine della visita un gruppo di ragazze e ragazzi volontari è a nostra disposizione per eventuali curiosità e dubbi. Si percepisce anche il coinvolgimento delle istituzioni e della comunità cattolica con la visita della Sindaca Appendino e del Cardinal Nosiglia, un momento di condivisione e partecipazione capace di abbattere la barriera del pregiudizio attraverso l’esempio delle autorità.
IFTAR STREET
Giù il sole e in alto le forchette! Dopo la visita ci spostiamo in piazza Saluzzo per la tradizionale interruzione del digiuno (Iftar). Le numerose tavolate offrono l’occasione di scambiare due chiacchiere con estranei e amici, espandendo i nostri orizzonti culturali mentre assaporiamo le delicatezze della cucina araba in una location d’eccezione.
Mentre i festeggiamenti proseguono imperterriti, alle nostre spalle lasciamo questo luogo portando con noi il segno profondo di una giornata indimenticabile, ricca di persone, emozioni e rispetto per gli altri.
Bellissimo articolo che si lascia leggere tutto d’ un fiato e con semplicità regala estrema precisione e passione
Grazie per questo prezioso racconto, che tratteggia perfettamente il bel clima di incontro e condivisione che si è respirato ieri in San Salvario… esperienza verente unica!
Interessantissimo !!! *_^
Bene mi piace
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Articolo bello e costruttivo che evidenzia punti di unione tra le diverse culture