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26 Giugno 2018

Alla Camminata del Gusto di Farigliano

Racconto di una domenica nel cuneese all’insegna del buon cibo e dell’aria aperta: un’esperienza che accontenta tutti, con un finale tuonante…

Aurora Bolandin

Camminata del Gusto

La Camminata del Gusto di Farigliano

È San Giovanni e la sveglia suona presto: ore 7 tutti in piedi, zaini pronti e scarpe da ginnastica ben allacciate. Dopo un veloce viaggio da Torino arriviamo nel caratteristico paesino di Farigliano (CN), dove ci aspetta l’annuale Camminata del Gusto – amichevolmente chiamata Magna Longa – una passeggiata nella natura alla scoperta di piatti e vini tipici della tradizione piemontese, 10 tappe da vivere e assaporare per tutte le età.

COLAZIONE…
Alle 9, dopo un buon caffè, prima tappa del giro: siamo sulla linea di partenza e di fronte a noi si aprono 12 km di verdi vallate, colline piene di vitigni e campi di grano. Partiamo a gruppetti per non creare troppo disordine e subito ci immergiamo nella natura. Dopo poco ci imbattiamo nella seconda tappa: una colazione a base di pane farcito con marmellata, miele e, per i più golosi, cioccolato. Benché la pausa sia ricca, la voglia di andare e la freschezza del mattino ci spingono a proseguire.
La terza tappa è preceduta da una salita vorticosa per i filari ancora spogli; la fatica si fa sentire e il sole inizia a scaldare, ma tra risate e incoraggiamenti reciproci arriviamo in località Genè, dove veniamo accolti da tipiche canzoni piemontesi e da un bel piatto di salame cotto e crudo. L’allegria è contagiosa e complice un po’ d’ombra ci guardiamo attorno. Siamo circondati da persone di tutte le età, ma soprattutto da giovani; spiccano tra gli altri, un gruppo di ragazze che festeggiano un addio al nubilato e alcuni ragazzi – chissà perché – travestiti da antichi egizi.

…PRANZO…
Seguono poi tappe preparatorie al pranzo vero e proprio, come bruschette con formaggio e un antipasto langarolo da perdere la testa, ma le regine della giornata sono le tagliatelle al ragù preparate dagli alpini. Ci accucciamo in un noccioleto e gustiamo un piatto di pasta ricco e genuino che, dopo una pausa un po’ più generosa, ci dà la forza di ripartire.
Camminiamo immersi nel sottobosco e il ritmo è per tutti più lento. Ci godiamo un sorbetto rinfrescante, ma sappiamo cosa ci aspetta: una ripida salita per arrivare al Bricco Rosso, tappa dello stracotto con insalata. Facciamo appello a tutte le nostre forze e tra sudore e polvere arriviamo in cima: la vista merita decisamente la fatica.
Sovrastati dalla stanchezza e dissetati dal buon vino, ci accorgiamo di alcune nuvole all’orizzonte tutt’altro che amichevoli; gambe in spalla allora e via verso la penultima tappa nella rustica e accogliente cornice di Cascina Stralla, dove formaggi e miele ci attendono.

…E MERENDA…
Purtroppo non facciamo in tempo a finire i nostri piatti che la pioggia ci sorprende. Scappiamo a perdifiato giù per le vigne, divertiti dai nostri vestiti zuppi e dai volti dei nostri compagni di avventura che come noi sono talmente di buon umore da non fare caso al diluvio che ci ha appena investito. Ci rifugiamo nell’ultima tappa, quella dei dolci. La torta alla nocciola è la nostra salvezza.
Sono oramai le 17 e la stanchezza si fa sentire; un’ultima foto di gruppo e poi verso casa. In macchina tutti un po’ sporchi, umidicci e con male ai piedi, commentiamo la giornata e non riusciamo a immaginare un modo migliore di trascorrere la domenica.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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