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3 Settembre 2018

Alla Gam l’Italia per immagini dal dopoguerra a oggi

Da Torino alla Sicilia, passando per Capri e Tricarico: ultime settimane per vedere lo Stivale immortalato da 14 fotografi

Luca Ferrua

Suggestioni d'Italia Gam

La mostra è alla Gam fino al 23 settembre

Fino al 23 settembre la Galleria d’Arte Moderna di Torino ospita la mostra Suggestioni d’Italia. Dal Neorealismo al Duemila, lo sguardo di 14 fotografi, una raccolta di oltre 100 immagini realizzate da alcuni degli artisti nostrani più noti volte a rappresentare il nostro Paese dal dopoguerra ai giorni nostri.

GLI ARTISTI
Dalla campagna vista attraverso gli occhi di Mario Giacomelli – che con la sua fedele Kobell Press (l’unica macchina fotografica usata durante la sua carriera) è diventato famoso per rappresentazioni simboliche dei paesaggi rurali grazie a un sapiente uso del contrasto tra bianco e nero – fino alle metropoli padane di Torino e Milano impresse su grande formato da Gabriele Basilico, artista e architetto in grado di cogliere l’armonia dei grovigli urbani: la mostra riesce a esporre in maniera esaustiva quelli che sono i luoghi e i “nonluoghi” dell’Italia.
Un esempio di questi ultimi è La città invisibile di Mimmo Jodice, dove attraverso l’obiettivo l’artista ci mostra una strada senza meta di fronte a un’inquietante fabbrica abbandonata, dalle forme cubiste e iperrealiste, che pare sospesa nel tempo.
Mentre la maggior parte dei lavori esposti ha come tecnica la stampa ai sali d’argento, in cui la dimensione ambientale entra in contrasto con quella umana – come nella collezione Gente del Delta di Nino Migliori o nei ritratti familiari di Mario Cresci – i paesaggi distanti e astratti di Franco Fontana e quelli acquarellati della torinese Bruna Biamino sono invece le uniche macchie di tenue colore sperimentale in una mostra altrimenti in bianco e nero.

UN PROGETTO AMBIZIOSO
Un grande salone bianco, sulle cui pareti scorrono immagini di un’Italia in continua evoluzione: la mostra proposta da Riccardo Pasoni – direttore della Gam – si adatta benissimo a queste prime giornate di settembre, quando le vacanze sono finite e il sole inizia a farsi più timido.
L’idea nasce dal desiderio di riportare in Galleria la fotografia, assente da una decade, e per farlo il museo ha optato per un percorso stilistico che fosse in grado di rappresentare mezzo secolo d’Italia a 360 gradi. Tutti i protagonisti dell’esposizione sono infatti stati scelti in modo da offrire allo spettatore un’immagine della nostra penisola che spazi dal neorealismo (movimento artistico nato nel dopoguerra volto a rappresentare con impegno civile) fino alla quotidianità urbana di oggi: attraverso molteplici realtà politiche e ambientali, la mostra riesce a esplorare e quindi a suscitare sensazioni diverse, che spaziano dal senso di oppressione alla pace, passando al contempo attraverso la tristezza e l’orgoglioso desiderio di riscatto.

 

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Categorie: Cultura

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