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5 Ottobre 2018

Il Nobel reinventato

Il premio per la letteratura dell’Accademia Svedese salta a causa di scandali, ma un’associazione no-profit è pronta a riportare la critica letteraria nelle mani dei lettori

Alice Dominese

L’associazione New Academy reinventa il Nobel per la letteratura

Dopo oltre due secoli, quest’anno l’Accademia Reale Svedese non assegnerà il Premio Nobel per la Letteratura per ragioni che poco hanno a che fare con la cultura. Mentre la “vecchia guardia” fa autocritica, però, a rimediare pensa la New Academy  associazione no-profit fondata dalla cronista tv e attivista per i diritti umani greco-svedese Alexandra Pascalidou, che ha inventato un riconoscimento letterario basato sul voto dei lettori.

UNA SCELTA SPARTIACQUE
Come si è arrivati a questa situazione? Nel novembre scorso avevano fatto scalpore le accuse di molestie sessuali nei confronti della principessa Vittoria a opera del marito di una delle giurate dell’Accademia, ma la notizia, come spesso accade, si era presto sgonfiata.
Molti dei componenti della giuria, però, a seguito dell’accaduto avevano deciso di dimettersi dal proprio incarico e di “congelare” il Premio Nobel per la Letteratura 2018, in modo da consentire una profonda autocritica per quei principi di “integrità morale” andati perduti, secondo le parole degli accademici. Una scelta che ha smosso le acque del tabù sulle molestie sessuali anticipando in maniera meno eclatante lo scandalo Weinstein, nonostante l’Accademia svedese ne abbia fatto soprattutto una questione di credibilità del proprio prestigio internazionale.

UN PREMIO PIÙ “POP”
In primavera, Pascalidou e alcuni attivisti hanno così deciso di realizzare un progetto “per ricordare al mondo che la letteratura dovrebbe essere associata alla democrazia, all’apertura e al rispetto“, si legge nella dichiarazione d’intenti della New Academy.
A differenza dell’impostazione tradizionale, cioè, quest’anno il premio seguirà un binario più “pop” e rappresentativo. Non più solo un gruppo esclusivo di esperti, infatti, ma anche la comunità dei lettori è stata chiamata a valutare le candidature proposte da un consorzio di librai svedesi: la letteratura, in qualche modo, scende dalla torre d’avorio dove era stata finora collocata e torna a interagire col pubblico. Sono stati tuttavia “solo” poco più di 30.000 i votanti che hanno preso parte a questa prima edizione, esprimendo tramite il forum on-line le proprie preferenze per i finalisti in gara.
A contendersi il titolo il 12 ottobre alla Stockholm City Library saranno quindi il più volte candidato al Nobel Haruki Murakami, la canadese Kim Thúy, la pluripremiata autrice francese Maryse Condé e il giornalista, fumettista e scrittore britannico Neil Gaiman. A editori, critici letterari e traduttori spetta ora l’arduo compito di scegliere un vincitore.

 

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Categorie: Cultura

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