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30 Ottobre 2018

Nelle Fabbriche Aperte fra editoria, ingegneria e liquori

Grazie all’iniziativa della Regione siamo andati alla scoperta di tre realtà produttive piemontesi: La Stampa, MeC e Albergian
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Alessio Colella

Il museo de La Stampa

Il museo de La Stampa

Nel passato weekend si è svolta nuovamente Fabbriche Aperte, progetto promosso dalla Regione Piemonte con il coinvolgimento di oltre 100 imprese del territorio, per svelare ai cittadini gli impianti produttivi e raccontare i prodotti che rappresentano motivo di vanto sia entro i confini nazionali che fuori. L’iniziativa ha registrato un grande successo, con un pubblico in crescita del 60% e le adesioni da parte delle aziende che hanno sfiorato il +50% rispetto allo scorso anno.
Per conoscere realtà appartenenti a settori diversi siamo stati a La Stampa e alla MeC a Torino e nella sede di Albergian a Pinerolo.

LA STAMPA
Il quotidiano è un punto di riferimento sia locale che nazionale. Nella sede di via Lugaro la guida ha mostrato ai partecipanti l’evoluzione storica del quotidiano, arrivando alla comparsa del giornale in rete del 1996 e, dieci anni dopo, della prima edizione cartacea completamente a colori. La visita ha permesso di entrare nella redazione nazionale e di vedere il direttore Maurizio Molinari scambiare opinioni con i suoi collaboratori, facendo vivere “in diretta” il lavoro giornalistico.
Salta subito all’occhio la particolarità della redazione, disposta ad anelli concentrici per permettere a tutti di interagire senza disturbarsi. Inoltre è stato spiegato come sia prassi per un quotidiano avere in redazione copie di altri giornali, per poter fare confronti e studiare la concorrenza. Alle spalle dei visitatori agiva il “Grande Fratello”, così ribattezzato scherzosamente dalla guida, ossia un software in grado di indicare le statistiche di visualizzazione degli articoli del sito istante per istante.
Infine la tappa al museo, tra cimeli, proiezioni e macchinari, che hanno lasciato spazio a computer, smartphone e tablet, mentre l’edizione cartacea continua la sua vita ininterrotta dal 1867.

MeC
Si tratta di una giovane realtà di analisi dei costi, a stampo prevalentemente ingegneristico.
Durante la visita, interattiva e avvincente, il lavoro svolto dalla compagnia è stato mostrato sotto forma di gioco: i presenti hanno infatti dovuto stimare i costi di produzione di alcune macchinine giocattolo, confrontando poi le previsioni con la realtà. I risultati sono stati spesso contrari alle aspettative, a dimostrazione dell’importanza della separazione dei diversi componenti per ottenere valori più veritieri e affidabili.

ALBERGIAN
L’azienda è principalmente nota per i suoi liquori, ma la produzione prevede anche marmellate, confetture, caramelle e tanti altri prodotti, tutti esclusivamente artigianali.
Albergian affonda le sue radici nei primi del Novecento, quando un portiere d’albergo di Pragelato decise di dar vita all’Albergian Hotel, inaugurando di fatto il turismo di montagna. La novità assoluta in paese risultò come una scommessa e pian piano si arrivò a realizzare prodotti per i clienti dell’albergo. Nel tempo il core business aziendale si spostò proprio sul settore agroalimentare e dell’alcol, con esportazioni oggi in tutto il mondo.
Il segreto del successo è il processo produttivo, che pone al centro il lavoratore e il suo know-how, infatti i macchinari sono pressoché inesistenti. Come dice la guida: «Ci siamo sostituiti alle nonne, visto che produciamo esattamente come una volta, semplicemente in quantità maggiori».
Bisogna dire che i prodotti assaggiati alla fine del tour risultano veramente di qualità, con tutta la passione e l’esperienza centenaria di Albergian.

 

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Categorie: Lavoro

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