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14 Gennaio 2019
Verso una filosofia “Zero Waste”
Se uno dei vostri propositi per l’anno nuovo è quello di fare meno rifiuti e diventare un po’ più green, le soluzioni zero waste possono esservi utili
Carlotta Bianchini
Un nuovo anno è cominciato e l’Italia ha deciso di inaugurarlo con una prima mossa ecologica. Per limitare la minaccia delle microplastiche e di quelle non biodegradabili che stanno devastando gli oceani, dal primo gennaio è stata vietata la produzione e vendita dei cotton fioc con i bastoncini di plastica, che verranno sostituiti con la versione biodegradabile. A questo primo step eco-friendly ne seguiranno diversi altri.
Di fronte al disastro ambientale in corso, questo è sicuramente un primo passo avanti ma non è sufficiente a far mettere l’animo in pace. Lo stato di ansia per la rovina del nostro pianeta si fa sentire nelle coscienze di molte persone, che si stanno attrezzando per produrre meno rifiuti.
Ma in che modo si può evitare di riempire tutti questi sacchi di spazzatura?
UNA VITA ZERO WASTE
A insegnarcelo è Kathryn Kellogg, una blogger americana che ha mostrato ai suoi followers il frutto di un percorso faticoso e quasi impensabile: riuscire a raccogliere tutti i rifiuti di un anno in un solo barattolo!
Sul suo blog “Going Zero Waste” offre suggerimenti e spunti interessanti per chi vuole iniziare a condurre una vita Zero Waste, cioè senza produrre rifiuti (non compostabili), o almeno, cerchi di ridurli. Ma quello di K. Kellogg non è l’unico blog e nemmeno il primo: in tutto il mondo sono nati gruppi, siti, community, e quello dello zero waste è diventato, da qualche anno, un vero e proprio stile di vita.
Molte persone hanno intrapreso questo percorso per mettersi in gioco, agire in prima persona, e far capire agli altri che, con impegno, prendersi cura del pianeta è possibile.
Ma come si può vivere dicendo basta ai rifiuti?
LE REGOLE FONDAMENTALI
Il segreto è sapersi organizzare, pianificare le giornate per dedicarsi ad attività normalmente banali come fare la spesa e, soprattutto, per avere il tempo di rispettare alcune semplici regole.
Il riciclo, ad esempio, è sempre un buono strumento: quando possibile, meglio acquistare oggetti di seconda mano in modo da non avere imballaggi voluminosi. Scegliere sempre e solo frutta e verdura priva di packaging: perché comprare delle pesche o della semplice insalata chiuse in scatole di plastica quando lo stesso prodotto non ha nessun problema ad essere acquistato e trasportato sfuso?
Munirsi di borse e contenitori di materiali bio e riutilizzabili: i migliori alleati sono i vasetti di vetro, utili per la spesa, per conservare gli alimenti e soprattutto per contenere i prodotti per la casa o per la cura personale, che possono essere sia creati a mano utilizzando materie prime naturali, sia acquistati nei negozi alla spina della propria città, realtà ancora poco conosciute ma di grande aiuto se si vuole stare alla larga dai troppi imballaggi.