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21 Febbraio 2019

Scorci di Lisbona

Qualche consiglio per scoprire la capitale portoghese lontano dai luoghi più turistici, fra camminate labirintiche, vedute panoramiche, buon cibo e tanta arte

Alice Dominese

Un tipico tram giallo di Lisbona

Dalle sue colline fino al fiume Tago, Lisbona è una città da conoscere a piedi.
Attraverso i ghirigori delle sue stradine nei quartieri di Alfama e Graça, camminare è il modo migliore per osservare le case colorate di azulejos, le tipiche piastrelle di ceramica decorata che rendono ogni muro diverso dall’altro. Lontano dal centro più turistico, qui le vie raccontano di una città quasi sospesa nel tempo, sorniona e silenziosa. A tutte le ore del giorno, piccoli locali e anziane signore aprono la propria casa per vendere un cobo del gingja, un bicchierino di liquore alle amarene, ideale per accompagnare una pastel de nata, il dolce tradizionale portoghese di sfoglia ripiena alla crema.

Per perdersi veramente fra i sapori del territorio, il consiglio è di fare un salto al Mercado da Ribeira, il grande mercato coperto che ospita un’area tutta dedicata allo street food portoghese, a base di pesce e carne di alta qualità, senza dimenticare i dolci. Il Time Out Market, nonostante il nome internazionale, offre un’ampia scelta di piatti tipici, come il baccalà e le sardine, fritti sfiziosi e piatti ricercati per i palati più curiosi. La terrazza sul fiume fuori dal mercato, inoltre, è il luogo ideale per una siesta al sole ascoltando le delicate sonorità portoghesi di qualche musicista itinerante.

Sul Tago, le occasioni per godersi il tramonto nell’acqua sono tante. Un punto panoramico insolito, vicino al Monastero dos Jeronimos e alla Torre di Belém, è il tetto di un museo, per la precisione del Maat. Il Museo di Arte, Architettura e Tecnologia affacciato sul lungofiume è un’onda bianca, sinuosa e brillante sotto il sole, al cui interno invece è possibile scoprire esposizioni interattive uniche nel loro genere.
Un altro luogo strategico, che consente l’osservazione dall’alto evitando le terrazze più affollate, è il Jardim da Cerca da Graça. Superata la salita fra le case che si inerpicano sulla collina in una matassa di colori, questo piccolo miradouro – terrazzo panoramico – regala uno scorcio da cui ammirare a perdita d’occhio la città che si spegne e si riaccende alla fine del giorno.

Poco più in basso, scendendo verso la zona centrale della Baixa, vi ritroverete circondati di murales sgargianti. La ricchezza dei graffiti artistici presenti in giro per Lisbona si manifesta infatti al meglio fra gli angoli di Graça e nei dintorni dell’imponente Castello di Sao Jorge che sovrasta la città. Muri ricoperti di occhi, profili scolpiti nel marmo, chimere: l’arte undeground si mescola così all’architettura tradizionale della città, resistita ai terremoti che a partire dal 1755 hanno ridotto in macerie gran parte dei suoi edifici storici.
Fra tutti, l’esempio di resilienza e fragile solidità più suggestivo è forse rappresentato dal Convento do Carmo. Quella che un tempo era una chiesa gotica, oggi è un’ossatura vuota e affascinante composta da arcate sottili che ne ricordano la struttura originaria. A causa delle scosse e dell’incendio successivo, le sue forme infatti si possono soltanto intuire e lo scheletro bianco che rimane ha per tetto il cielo.

Per lasciarsi la città alle spalle, non resta che provare a percorrerla su rotaie. I piccoli tram gialli la attraversano fra gli scossoni, suscitando lo stupore dei turisti nei saliscendi impervi che spesso costringono i tranvieri a manovre impavide nel traffico cittadino. Ma non temete, farvi trasportare da una fermata all’altra senza conoscere quel che vi aspetta a destinazione è il modo migliore per scoprire i luoghi nascosti di una città cordiale e generosa pronta a prendervi per mano. La saudade di Lisbona è già nell’aria.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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