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13 Marzo 2019

La Miciotteria, dall’amore per i gatti al cat sitting

L’esperienza di Marianna, che sta trasformando la sua passione in un lavoro

Carlotta Bianchini

 


Marianna
ha 32 anni e ama gli animali. È specializzata in comunicazione sul web e ha diverse esperienze come social media manager. Da un paio di anni ha aperto La Miciotteria, un’attività pensata per offrire ospitalità e assistenza ai gatti quando i padroni devono assentarsi per brevi periodi. Ci ha raccontato che cosa fa e come ha trasformato la sua passione per gli animali in un lavoro.

La Miciotteria è un’attività che richiede amore per gli animali e tanta esperienza. Com’è nata l’idea di dedicarsi ai gatti?
«Io sono di Polignano a Mare e ho studiato a Roma. Sono cresciuta in campagna, circondata da molti animali. Dopo la laurea sono venuta in vacanza a Torino, me ne sono innamorata e ho deciso che avrei vissuto qui. Nel 2015 mi sono trasferita per il servizio civile, nel frattempo ho cercato un’attività extra che mi aiutasse a mantenermi e l’ho trovata quando una mia amica mi chiese di tenerle il gatto per Natale. Mi disse che ero brava e così iniziai a ospitare gatti, o ad andare a casa loro. Quando ospito un gatto, è un po’ come averne uno, anche se per poco tempo. Io ho lasciato la mia micina in Puglia e mi manca moltissimo. Così ho deciso di dedicarmi agli altri. Mi piace conoscerli e in un certo senso diventano un po’ parte di me e della casa».

Come gestisci questa attività?
«In genere i padroni mi contattano e fissiamo un colloquio conoscitivo per capire meglio di cosa il gatto ha bisogno. Con esperienza valuto se il gatto, in un certo senso, è d’accordo. Ce ne sono alcuni, infatti, che vogliono il loro spazio e che non sono adatti a cambiare casa e farsi ospitare. Già dal primo incontro, si capisce che quelli che non si fanno avvicinare non potranno mai venire a casa con te e allora si procede a fissare un ulteriore incontro. Se la situazione non migliora, non posso accettare l’impegno. Posso valutare però di andare eventualmente io a domicilio. In questi casi generalmente non ho degli orari precisi, dipende molto dal gatto e dalle sue necessità. Se devo andare a casa loro vado una o due volte al giorno, talvolta anche tre. I gatti hanno comunque bisogno di compagnia e attenzioni».

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
«Vorrei ingrandire La Miciotteria, che per ora è solo un piccolo progetto, inoltre seguirò dei corsi specifici. Ne esistono infatti diversi, come quello di primo soccorso per animali o di comportamentalista. Renderla un’attività vera e propria è complesso, serve un luogo da adibire a pensione, oppure essere un professionista che dà servizi a veterinari e associazioni. In Italia solo in pochi lo fanno. A Milano, ad esempio, c’è un’associazione completamente dedicata ai gatti: è una delle prime e organizza corsi in questo settore».

 

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