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27 Marzo 2019

Professione creativo, un settore in espansione

Dal copywriter al graphic designer, alla scoperta di alcuni profili per i quali la creatività è una risorsa indispensabile

Giovanni Mauriello

I lavori creativi hanno un loro mercato e offrono molte opportunità

Quella dei giovani di oggi è una generazione particolare: inguaribili sognatori, impegno civile che arde più che in passato e soprattutto molta, molta creatività. A palate. Tutti pregi, vero, ma come in ogni cosa c’è anche l’altra faccia della medaglia. Questa forte vocazione alla creatività ha condotto a uscire più tardi dal nido familiare, a convogliare con meno facilità le proprie energie verso una specifica professione e, soprattutto, a lavorare molto di più per guadagnare molto meno.
A una prima analisi degli annunci lavorativi inerenti al settore creativo ci si ritrova davanti una sfilza di profili professionali in cui regna l’anglicismo: da Big Data Specialist a Vintage System Specialist, si rischia di passare più tempo a cercare su Google la descrizione delle mansioni che a inviare candidature; la risposta a questo problema è a monte e va trovata prima ancora che inizi la fase di ricerca del lavoro.

INVESTIRE SULLA FORMAZIONE
La formazione, infatti, è senz’altro vincolante per avere le idee chiare su cosa si andrà poi a cercare. Non bisogna avere paura di investire in un percorso formativo che punti specificatamente a questo settore che, al pari degli altri, ha un proprio mercato e dunque offre altrettante possibilità.
Prima ci si inizia a formare e meglio è. Partire con una formazione mirata già dopo il diploma, dunque, permette di avere un curriculum coerente che, agli occhi di un selezionatore, verrà senza dubbio interpretato come una marcia in più. Si può optare per una prima esperienza accademica tramite la quale farsi le ossa, come le facoltà universitarie Dams, Scienze della comunicazione o Lettere, per poi proseguire con una specializzazione più finalizzata.
In alternativa, si possono seguire fin da subito dei percorsi professionalizzanti. Lo Ied – Istituto Europeo di Design, ad esempio, è senz’altro un’ottima scuola e ha sedi sparse in tutto il territorio nazionale; a Torino, invece, in molti scelgono la Scuola Holden, che propone corsi brevi, biennali e da quest’anno anche il ciclo triennale equipollente al titolo universitario.
Per abbattere i costi delle scuole private, spesso salatissime, si può provare a concorrere per una borsa di studio, previste nella maggior parte delle scuole. Da non sottovalutare anche gli enti che organizzano dei corsi di formazione professionale a prezzi contenuti: un consiglio, per tenersi aggiornati su quest’ultimi, è di tenere sotto controllo le pagine del sito TorinoGiovani.

GLI SBOCCHI
Il trono, nell’era digitale, è senza dubbio connesso al mondo dei social network: sono sempre più ricercati professionisti che sappiano gestire i canali di aziende e agenzie (social media manager) e analizzarne i dati e pianificarne le strategie di comunicazione.
Ottime possibilità anche per i copywriter, responsabili della creatività e della scrittura delle campagne pubblicitarie in relazione ai vari media, e per gli art director, ruolo analogo ma finalizzato all’aspetto visivo dei contenuti.
La grafica resta inoltre un ottimo campo, ma in modo sempre più trasversale: è difficile riuscire a trovare un buon impiego limitandosi all’utilizzo dei principali software; viene chiamato graphic designer, ad esempio, quel professionista che possiede un’ottima cultura progettuale e che è in grado di operare sia con gli strumenti tradizionali che con i nuovi media e le tecnologie digitali (come la motion graphic, ovvero la grafica in movimento). Spazio anche agli illustratori, sempre più richiesti sia dal settore editoriale che da quello pubblicitario, e a chi si occupa di design, decorazione d’interni e scenografia.
Insomma: inserirsi nel mondo del lavoro, in Italia, è faticoso un po’ in ogni campo; servono certo tenacia e passione, ma investire sulla propria creatività può dare anche grandi soddisfazioni. Se sentite che è la vostra strada, buttatevi!

 

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Categorie: Formazione, Lavoro

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