Home » Musica » Dieci anni senza Michael Jackson

25 Giugno 2019

Dieci anni senza Michael Jackson

Nell’anniversario della morte un’occasione per ricordare il genio musicale e i successi del Re del Pop

Luca Ferrua

Michael Jackson in uno dei suoi passi di danza

Il 29 agosto 1958 da una famiglia afroamericana dell’Indiana nasce Michael Joseph Jackson, settimo di dieci fratelli. Cresciuto a Bibbia e musica, Michael viene iniziato allo spettacolo alla tenera età di cinque anni, quando il padre lo arruola nella celebre band di famiglia, i Jackson 5.
Da allora la sua stella cresce arrivando nell’Olimpo della musica in brevissimo tempo, salvo poi spegnersi prematuramente un giovedì di giugno del 2009, per un infarto dovuto a un’overdose da farmaci. Negli anni molte cose sono state raccontate su colui che nel ’97 in un sondaggio viene definito come “la persona più famosa di sempre” ma oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, vogliamo ricordare il suo genio: quell’estro creativo unico al mondo, così folle, esagerato, magnetico e all’avanguardia da cambiare per sempre il mondo della musica pop.

PIÙ DI UN SEMPLICE VIDEOCLIP
Il 30 novembre del 1982 esce Thriller, un album che da solo vale la fama del suo autore diventando il più venduto di sempre,  con 100 milioni di copie. Al suo interno vi è una traccia – la quarta del lato A – che originariamente avrebbe dovuto chiamarsi Starlight, ma che grazie al produttore Quincy Jones diventa Thriller, il brano dai toni macabri che noi tutti conosciamo e per il quale, un anno dopo, viene realizzato un videoclip destinato a passare alla storia.
L’ambizioso progetto di Michael richiede 500mila dollari (record per l’epoca), un regista di prim’ordine come John Landis ed effetti speciali di livello cinematografico: si tratta del primo videoclip di sempre ad avere una fotografia, una trama (ispirata proprio a Un lupo mannaro americano a Londra di Landis) e a essere girato su pellicola 35mm per la proiezione al cinema. Questo è l’unico video musicale a essere mai entrato nella National Film Registry: se non ve lo ricordate prendetevi 14 minuti per gustarvi un esempio di pura esaltazione artistica, definita dallo storico della musica Joe Vogel come “il Citizen Kane dei cortometraggi”.

IL PRIMO MOONWALK
Con una carriera in impennante ascesa ma ancora legata ai Jackson 5, nel’83 Michael viene invitato a esibirsi con i suoi fratelli per l’anniversario della Motown Records. L’evento, chiamato Motown 25, è l’esordio del Michael Jackson artista avido di palcoscenico che conosciamo oggi.
Dopo qualche medley con i fratelli infatti Jacko rimane da solo sul palco per cantare il suo ultimo singolo, Billie Jean; è proprio durante questa esibizione che il cantante dà sfoggio di tutte le sue doti come ballerino, stupendo il pubblico con la sua mossa più famosa, destinata a superare la Camel Walk di James Brown o Elvis “the Pelvis” Presley: il moonwalk. Inutile dire che la reazione degli spettatori è amore a prima vista.

COME TI COMPRO I BEATLES
Nel corso della sua carriera il Re del Pop inanella successi d’ogni sorta, frantumando record e realizzando capolavori di assoluta bellezza e ingegno. Un esempio è Dangerous, il tour del ’92 che sancisce il suo successo e rivoluziona il mondo dello spettacolo musicale dal vivo con effetti speciali mai visti prima e mosse stupefacenti come il celebre lean, un passo definito “antigravitazionale” per la sua inclinazione a 45° dovuta a un’illusione ottenuta con una scarpa speciale.
Ecco perché non stupisce il fatto che quando negli anni ’80 Paul McCartney spiega a Jackson come guadagnare dalle royalties delle canzoni, quest’ultimo nell’agosto dell’85 decide di acquistare la casa discografica Atv, detentrice dei diritti di oltre 250 canzoni dei Beatles, per 47,5 milioni di dollari.
Può sembrare un colpo basso, ma si sa: alcuni personaggi della storia sono così “grandi” da riuscire in ogni impresa. E lui era Michael Jackson, il Re del Pop.

 

Tag: , , , ,

Categorie: Musica

Lascia un commento