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12 Settembre 2019

Cabo da Roca: viaggio ai vecchi confini del mondo

Prima della scoperta dell’America, a ovest le terre conosciute finivano in questo angolo di Portogallo, oggi meta turistica con la vicina Praia da Ursa

Alessio Colella

Cabo da Roca - scogliera e faro

Cabo da Roca era il punto più a ovest del mondo conosciuto

Il Portogallo è un territorio affascinante, ricco di storia e di cultura. Dopo il tracollo dell’Impero romano, il centro economico dell’Europa si è spostato verso queste zone. Per secoli questo territorio e la Spagna sono stati tra i paesi più potenti, finanziando le spedizioni navali per il Nuovo Mondo. Cabo da Roca è invece il faro più a ovest d’Europa, l’estremo confine del “Vecchio Mondo”.

CABO DA ROCA
Per arrivarci bisogna passare tra le montagne portoghesi, attraversando piccoli villaggi immersi in paesaggi tanto selvaggi quanto incontaminati. Un tragitto percorribile sia da Sintra, una pittoresca cittadina situata non lontano da Lisbona, che da Cascais, un paese di mare anch’esso non molto distante dalla capitale. Si può decidere di attraversare questa zona in auto, visto che a Cabo da Roca il parcheggio non manca ed è gratuito, oppure con i mezzi pubblici, partendo dalle due località citate. Dopo circa mezz’ora di strada si arriva finalmente a Cabo da Roca.
Una volta lì colpisce subito il forte vento che caratterizza questo luogo. La vegetazione è composta in prevalenza da piccoli arbusti, che non si sollevano per molti centimetri dal suolo proprio in virtù dell’adattamento alla ventosità. Il posto è solitamente molto frequentato, ma si respira un senso di pace: si è nella natura, dove le uniche opere dell’uomo sono il faro, la strada e una croce con incise le parole del poeta Camoes: “Qui… Dove la terra finisce e inizia il mare”.
Il mare, o meglio l’oceano, nella sua sconfinata grandezza. Le onde si infrangono con impeto contro le alte scogliere. Si respira il profumo dell’acqua salata.

Praia da Ursa - veduta spiaggia e faraglioni

Praia da Ursa

PRAIA DA URSA
Tutto intorno si sviluppano numerosi sentieri, che permettono di avvicinarsi alle scogliere o di osservarle da posizione sopraelevata. Percorrendo a ritroso la strada per le auto e allontanandosi un po’ dal faro, direttamente sulla sinistra della carreggiata si sviluppa un sentiero più grande rispetto agli altri. Prendendo questa deviazione e camminando per qualche minuto si arriva a un piccolo spiazzo, da cui è possibile ammirare dall’alto la nota Praia da Ursa. Un paesaggio che toglie il fiato.
Il sentiero prosegue, ma si fa meno battuto e più pericoloso: è infatti possibile scendere per la montagna fino ad arrivare alla spiaggia. La discesa non dura molto in termini di tempo, ma se si decide di affrontarla è consigliabile usare delle scarpe da trekking perché si rischia di scivolare. Un altro suggerimento utile è quello di tenere sempre le mani libere, in modo che siano pronte ad attutire una eventuale caduta, oltre a fornire aiuto nei tratti più difficili. Una volta arrivati sulla praia, ci si trova davanti a dei faraglioni enormi, uno dei quali ha una caratteristica forma a punta.
Ci si sente piccoli tra oceano e rocce. Ci si sente grandi per esserci stati.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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