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17 Ottobre 2019

Guida all’arte urbana: Aurora

Un itinerario alla scoperta di grandi murales, sculture metalliche e installazioni che costellano le strade di questa parte di Torino

Francesca Vaglio Laurin

arte urbana aurora

Il murales di Ericailcane in via Fiochetto

Il nostro viaggio dedicato all’arte urbana torinese ci porta ad Aurora, quartiere popolare che si estende su entrambi i lati del fiume Dora, a pochi passi dal centro storico, e composto al suo interno da borghi e sottozone. Per questa tappa, ritratta anche in questo album fotografico, ci siamo affidati a parte delle opere citate in AurorART, un’iniziativa promossa nel 2018 dalla Circoscrizione 7 per far conoscere le installazioni artistiche presenti nel quartiere, visitabili anche con l’aiuto di una mappa interattiva.

PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Il nostro tour inizia nel cuore della zona di Porta Palazzo: Piazza della Repubblica, sede del più grande mercato aperto d’Europa, dove ogni giorno si mescolano sapori, culture e lingue diverse. Sul lato nord della piazza sorge l’Antica Tettoia dell’Orologio, che al suo interno ospita una delle parti coperte del mercato. Sulla facciata esterna, dal 2006, si trova l’installazione Amare le differenze dell’artista Michelangelo Pistoletto, parte del più ampio progetto di Luci d’Artista e composta da una serie di neon colorati che riprendono il titolo dell’opera in 39 lingue diverse.
Sul lato opposto della piazza troviamo invece la Galleria Umberto I: su sei lunette della volta dell’edificio l’artista Mauro Chesso ha realizzato l’installazione pittorica Negozi e mercati, un omaggio al mercato cittadino di Porta Palazzo.
Accanto alla Galleria, in via Pietro Egidi 3, il collettivo di artisti Truly Design ha dipinto invece il murale Cùltus, una composizione anamorfica di colori sgargianti. L’opera fa parte del progetto TOward 2030. What are you doing?, realizzato dalla Città di Torino e da Lavazza per trasformare in street art i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite, ed è dedicato alla sconfitta della fame nel mondo.
Un altro murale dell”iniziativa si trova sul lato ovest di Piazza della Repubblica, in via Cardinale Cagliero, dove campeggia un’enorme balena fatta di rifiuti: si tratta di La vita sott’acqua, dipinto dall’artista Mr Fijodor e incentrato sulla difesa e la conservazione degli oceani.

BORGO DORA E CORSO GIULIO CESARE
Proseguendo lungo via Cagliero, che diventa via Lanino, si entra nel dedalo di stradine della zona di Borgo Dora, dove sono stati realizzati decine di murales. Alzando lo sguardo in via Mameli 18 è possibile osservare Chorus, una danza di figure femminili in abiti tradizionali dipinta dall’artista Lisa Lazzaretti in occasione del festival Picturin 2011.
Entrando nel cuore del quartiere, piazza Borgo Dora, troviamo invece il Mosaico a frammentazione e ricomposizione ceramica per la Città di Torino, realizzato nel 1999 dagli studenti del Primo Liceo Artistico coordinati dall’architetto e artista Luciano Cappellari.
Sul lato opposto, sulle colonne e le pareti antistanti il Cortile del Maglio, si trovano invece una serie di murales – diversi per tema, dimensioni e autore – che insieme compongono la piazzetta Go Art Factory, inaugurata nel 2017.
Da via Borgo Dora, imboccando Lungo Dora Agrigento, si arriva a incrociare corso Giulio Cesare, vera e propria arteria della zona. Al di là del fiume, al civico 20, si staglia la monumentale facciata dipinta dal collettivo di writer Monkeys Evolution, che ha firmato numerosi murales della città. Anch’essa parte del progetto Toward30, l’opera si intitola Partnership for the Goals e rappresenta un intreccio di grossi fili colorati.

arte urbana aurora

Il murales “The ode of collapse” dello street artist Mantra Rea

GIARDINO SCHIAPPARELLI
Proseguendo ancora sul lungo fiume fino all’incrocio con corso XI Febbraio si arriva al giardino Schiapparelli, al cui centro sorge la sede della Smat, la Società Metropolitana Acque Torino. All’interno del giardino si trovano alcune sculture e installazioni artistiche, tutte collocate qui nel 2017: Genesi (2017) di Luigi Stoia, un blocco di pietra diviso in due da cui spuntano degli arti in bronzo; Loto Eccentrico di Luisa Valentini, una struttura floreale in acciaio che si erge al di sopra di una piccola vasca di acqua increspata, e Fiati, una coppia di cervi di rete metallica realizzati da Paolo Grassino.
Sul muro che circonda il giardino nel 2014 gli artisti Wens e Reser hanno dipinto Acqua, un lungo murale dalle sfumature blu e azzurre.
Di fronte all’ingresso della Smat troviamo infine Cuneo con frecce, un grosso cuneo di bronzo intagliato che fuoriesce da una vasca d’acqua rotonda. Collocata qui nel 2007 su commissione della Smat, l’opera porta la firma dello scultore e orafo Arnaldo Pomodoro.

ERICAILCANE, ROA E MANTRA REA
Il nostro tour alla scoperta dell’arte urbana di questa parte di città può concludersi con tre murales realizzati da altrettanti street artist di fama internazionale, aventi tutti per protagonista il mondo animale.
Risalendo corso XI Febbraio si incrocia sulla sinistra via Fiochetto: qui, su una facciata del centro italo-arabo Dar Al Hikma, si staglia l’enorme murale dell’artista italiano Ericailcane: realizzato in occasione dell’edizione del 2010 del festival Picturin, raffigura quattro figure animali dai tratti antropomorfi.
Tornando verso il fiume e riprendendo lungo Dora Savona, salta invece all’occhio il monumentale Donnola, un murale realizzato nel 2010 dall’artista belga Roa che copre l’intera lunghezza della facciata dell’edificio al civico 30, con una donnola che regge un topo tra le zampe anteriori.
L’ultima tappa ci porta sull’altra sponda della Dora, all’angolo tra via Ancona e via Parma: qui il francese Mantra Rea, anche lui noto per i suoi lavori di grosse dimensioni sparpagliati in tutto il mondo, ha dipinto nel 2019 The ode of collapse, una composizione di farfalle e falene che vuole porre l’attenzione sul rischio di estinzione di questi insetti, la cui popolazione è andata diminuendo drasticamente nell’ultimo secolo a causa della distruzione del loro habitat.

 

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Categorie: Scoprire Torino

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