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4 Febbraio 2020
Chi sono gli Eugenio in Via Di Gioia
Profilo di una band che dalle strade di Torino arriva all’Ariston di Sanremo con il suo entusiasmo e l’impegno ambientalista
Adriana Scatolone
Sono quattro, sono giovani e si sono formati a Torino: stiamo parlando degli Eugenio in Via Di Gioia, band nata nel 2012 che da stasera salirà sul palco dell’Ariston nella categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo con la canzone Tsunami. Non si può dire che siano proprio nuove proposte in quanto vantano già 3 album più una raccolta dei 15 successi più amati dai fan, uscita il 31 gennaio: Tsunami (Forse vi ricorderete di noi per canzoni come). Ma capiamo meglio chi sono questi ragazzi.
NASCITA DELLA BAND
Eugenio Cesaro (frontman) cantava da solista improvvisando per i passanti nelle vie di Torino; dopo un po’di tempo incontra all’università Emanuele Via (pianista) e cominciano a suonare insieme, sempre per strada. A quel punto si unisce anche Paolo Di Gioia (batterista) e nascono gli Eugenio in Via Di Gioia. Quando arriva il quarto componente, Lorenzo Federici (bassista), il nome non si può più cambiare e quindi decidono di intitolare il loro primo disco Federici.
Già da questa breve descrizione si può evidenziare una particolarità del gruppo: in un tempo in cui la maggior parte dei cantanti esordienti si fa conoscere grazie a talent o piattaforme digitali, loro hanno iniziato esibendosi per le strade della città in cui sono nati come band. Ed è quello che si evince anche leggendo i commenti dei loro fans sui social, che ricordano di averli scoperti sentendoli suonare ad esempio durante una passeggiata in via Lagrange e che adesso si dicono increduli ed entusiasti del traguardo raggiunto. Una gavetta di altri tempi.
IMPEGNO AMBIENTALISTA
Gli Eugenio in Via Di Gioia possono anche definirsi una green band e questo lo testimoniano sia i testi delle canzoni sia la loro partecipazione a iniziative di sensibilizzazione a temi legati all’ecologia e all’ambiente. In particolare hanno preso parte in modo diretto alle manifestazioni del Friday for Future, durante le quali sono stati visti anche parecchi cartelli e striscioni con citazioni tratte dai loro testi come “noi siamo giovani illuminati da una realtà a risparmio energetico” oppure “giurami che veglierai con me, se no poi domani saranno guai” o ancora “nel 2050 non esisteranno più le Maldive, poco importa andremo in Sardegna a festeggiare le vacanze estive”.
Durante l’ultimo tour hanno promosso aste benefiche per la ristrutturazione di un pozzo d’acqua in Mozambico. Inoltre, sempre nel 2019 hanno creato – ottenendo grandi risultati – un crowfunding per raccogliere il denaro necessario alla ricostruzione di una parte della foresta di Paneveggio (Trentino), distrutta dalla Tempesta Vaia. Infine, per il packaging del nuovo album, hanno deciso di usare la carta erba, biodegradabile e totalmente riciclabile.
ADESSO SANREMO
È dunque questa una band innovativa, originale e del tutto immersa nei problemi della nostra contemporaneità. E con originalità affronta anche l’esperienza sanremese: lo scorso 1° febbraio hanno organizzato una biciclettata da San Lorenzo (IM) a Sanremo per entrare nella città dell’Ariston in compagnia dei fan: “Guarda lo tsunami che travolge la città” è proprio il caso di cantare… uno tsunami in bicicletta!
In numerose interviste sostengono che per loro Tsunami può essere interpretato in chiave sia negativa sia positiva: come le cattive notizie da cui veniamo inondati quotidianamente e di fronte alle quali ci troviamo inermi, ma anche come una comunità che unita può cercare di cambiare tutto quello che non va bene. Affermano di salire sul palco del festival con un’ansia positiva, con l’obiettivo di farsi conoscere dal grande pubblico ancora di più di quanto già lo siano. Sicuramente sarà così, perché con la loro energia e vivacità, espresse dal ritmo della canzone, dalla loro simpatia e dal colore sicuramente acceso dei loro abiti, non potranno che riscuotere un grandissimo successo.