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14 Aprile 2020

Fridays for Future: con il Coronavirus lo sciopero è online

Ogni venerdì gli attivisti continuano a sollevare il problema dell’emergenza climatica con l’hashtag #climatestrikeonline e le iniziative di #quarantenaforfuture

Fabiana Re

Piccole foto di persone con cartelli sul clima - Fridays for Future Torino

I post sui social dei Fridays for Future di Torino

“La crisi climatica non va in quarantena”. Il grido virtuale che si leva dai profili social dei Fridays for Future, movimento globale ispirato alle azioni di protesta dell’attivista Greta Thunberg, non lascia spazio a fraintendimenti.
Nelle ultime settimane l’attenzione dei media è stata polarizzata dal Coronavirus. Pare quasi che il grande regista che detta gli eventi nel film “Mondo” abbia sospeso le riprese, per dar tempo agli attori umani di uscire dalla pandemia. I Fridays For Future sanno bene che non è così. Sebbene momentaneamente trascurata, l’emergenza climatica non è per questo meno pressante ed esige una risoluta risposta da parte della classe politica.
Il gruppo torinese dei Fff era solito organizzare un presidio in Piazza Castello ogni venerdì pomeriggio per sensibilizzare l’opinione pubblica e richiedere azioni incisive in difesa del pianeta. Ora che le misure adottate contro il Coronavirus impongono il distanziamento sociale e il mantra #iorestoacasa, come cambiano le modalità di protesta dei Fridays?

LO SCIOPERO SI SPOSTA ONLINE
La risposta è semplice e passa per quella ragnatela globale di interconnessioni digitali che, anche in periodo di quarantena, azzera le distanze. Venerdì 13 marzo, pochi giorni dopo il lockdown annunciato dal premier Conte, Internet ha ospitato il primo Digital Strike dei Fridays For Future. “Un’azione online inclusiva e priva di rischi per chiedere azione politica sul clima”, spiega il gruppo sui profili social. I Fff invitano tutti i loro follower a pubblicare una foto con un cartello di protesta usando l’hashtag #climatestrikeonline e il tag del gruppo locale di riferimento.
Da allora, ogni venerdì la pagina Instagram dei Fff Torino  è pacificamente invasa da decine di scatti: ambientalisti resilienti che, dalle loro case, non dimenticano il problema globale dell’emergenza climatica. “Ogni crisi va affrontata come tale”, “#andràtuttobene se finito tutto questo ci occuperemo del pianeta” sono solo alcuni degli slogan che si leggono sui cartelloni degli attivisti digitali; anche il motto “Act on Science” riscuote grande successo. Così come ora ascoltiamo diligentemente i medici che ci avvertono dei pericoli del Coronavirus, allo stesso modo dovremmo prestare attenzione agli scienziati che da anni denunciano la crisi climatica.

A CASA IN QUARANTENA? INFORMATEVI
Per tenere compagnia ai milioni di italiani in isolamento, i Fff hanno lanciato l’iniziativa #quarantenaforfuture, un antidoto all’inevitabile noia casalinga in salsa ecologista. Film, podcast, libri, articoli, serie tv, documentari: i suggerimenti sono copiosi e in costante aumento, ma a unirli è il filo conduttore della crisi climatica. Il tempo ritrovato in questa immobilità dettata dallo stare a casa diventa così un prezioso momento dedicato all’informarsi, che i Fff definiscono “l’azione più importante che ciascuno possa fare”.
Ad esempio il canale YouTube di Fff Italia ospita gli appuntamenti quotidiani del “Cameretta Tour 2020” con dirette live con grandi ospiti, dai cantanti agli attivisti, dagli attori ai giornalisti. Punta di diamante dell’iniziativa, la chiacchierata con Greta Thunberg di venerdì 3 aprile, riascoltabile sul canale dei Fff.

GLI APPUNTAMENTI ANNULLATI
Lo sciopero globale programmato per il 24 aprile è stato cancellato con un colpo di spugna dall’emergenza sanitaria: niente strade invase dal corteo verde per il futuro del pianeta, questa primavera. I Fff promettono comunque di organizzare vari eventi online nel corso della giornata.
A esser stato annullato è anche il Meeting Europeo dei Fridays, che questa estate avrebbe dovuto portare proprio a Torino migliaia di attivisti internazionali. “L’obiettivo comune è quello di riuscire a organizzare l’evento nell’estate 2021”, annuncia Fff Italia. Il gruppo torinese spera di ospitare comunque la manifestazione, cruciale “per la nostra città e per il nostro movimento”, sapendo bene che non c’è tempo da perdere.
Mentre il Comitato Torino Respira riporta una decisa diminuzione delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria, complice la quarantena, non dobbiamo dimenticare di esserci appena lasciati alle spalle l’inverno più caldo nella storia del Piemonte dall’inizio delle misurazioni. L’ennesimo segnale che non possiamo permetterci di ignorare.

 

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Categorie: Ambiente, Tecnologie

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