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23 Giugno 2020
Summer Plays, la rassegna estiva del Teatro Stabile
Fino a settembre al Carignano vanno in scena 16 titoli, da Natalia Ginzburg a Dario Fo, agli spettacoli ispirati all’opera di Oliver Sacks
Aurora Saldi
“Sono passati 100 giorni dall’ultima volta che i sipari dei nostri teatri si sono aperti. Uno spazio vuoto e senza parole, che avrà bisogno di tempo per essere colmato e superato, ma che è stato necessario affrontare per rispondere nel modo più efficace alla crisi sanitaria che ci ha colpiti”. Inizia così la lettera firmata da Lamberto Vallarino Gancia e Filippo Fonsatti, rispettivamente Presidente e Direttore del Teatro Stabile di Torino, che tantissimi spettatori si sono visti recapitare nelle proprie caselle di posta qualche giorno fa. Nella comunicazione si annuncia la ripartenza della programmazione dello Stabile che, come tutti gli spazi culturali cittadini, ha dovuto temporaneamente chiudere i battenti durante l’emergenza Covid.
La ripresa delle attività però non aspetta settembre, ma soddisfa l’impazienza di moltissimi appassionati che non vedono l’ora di tornare a teatro con una rassegna estiva intitolata Summer Plays, che si svolge al Teatro Carignano e ha come partner il Teatro Piemonte Europa.
Si tratta di tre mesi ininterrotti di spettacoli, fino al 13 settembre: un’ottima notizia per chi rimarrà in città (almeno il 57% degli Italiani, secondo le statistiche) durante quest’estate precaria. I titoli previsti sono 16, per un totale di 100 recite, proprio come il numero di giorni in cui il sipario dei teatri torinesi è rimasto chiuso. Alcuni degli spettacoli erano già previsti nei cartelloni dei rispettivi teatri, quindi Summer Plays sarà anche un ottimo modo per recuperare gli eventi persi durante la chiusura.
La rassegna è stata inaugurata la scorsa settimana con L’intervista di Natalia Ginzburg, mentre stasera debutta Giulietta di Federico Fellini per la regia di Valter Malosti, che ricostituisce la prima idea-soggetto di Giulietta degli spiriti, film del 1965.
Luglio inizierà con Lucido di Rafael Spregelbrurd diretto da Jurij Ferrini, un soggetto ricco di humour nero e tensione. Seguirà lo spettacolo biografico Camillo Olivetti. Alle radici di un sogno di Gabriele Vacis (anche alla regia), che racconta la nascita del mito dell’azienda informatica eporediese. Concludono il mese Mistero buffo, celebre opera di Dario Fo diretta da Eugenio Allegri; Una specie di Alaska, dramma dal sapore scientifico ispirata all’opera di Oliver Sacks scritta da Harold Pinter (regia di Valerio Binasco) e Locke diretto da Filippo Dini e tratto dall’omonimo film di Steven Knight con Tom Hardy.
Ad agosto Summer Plays prosegue, nell’ordine, con lo spettacolo sulla fine del mondo Kollaps di Philipp Löhlecon diretto da Marco Lorenzi e La Segretaria, ancora di Natalia Ginzburg (regia di Leonardo Lidi) con le musiche originali dei Perturbazione. Seguiranno Mater dei di Massimo Sgorbani diretto da Giorgia Cerutti sul rapporto tra madre e figlio, Piccola società disoccupata di Rémi De Vos con la regia di Beppe Rossosul tema del lavoro; Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale, scritto e diretto da Licia Lanera e ispirato alla figura del poeta russo Vladimir Majakovskij; Sali e tabacchi e Zie e piccioni, due monologhi di Aldo Nicolaj con la regia di Irene Ivaldi.
A rendere più dolce il rientro e la ripresa delle attività di settembre saranno poi Molly Sweeney di Brian Friel, anch’esso ispirato all’opera di Oliver Sacks e diretto da Valerio Binasco e Cleopatràs e Maddalene di Giovanni Testori (diretti entrambi da Valter Malosti): il primo è una rievocazione sui generis dell’Egitto shakesperiano e il secondo un percorso-performance sulla figura di Maddalena nella storia dell’arte.
Ai Summer Plays si affiancano inoltre gli Extra Plays. Si tratta di eventi dalla natura eterogenea: c’è la trilogia sperimentale Claustrophilia, con le sue produzioni fruibili indifferentemente dal vivo oppure online, e il Progetto Testori, che comprende cinque serate sulla figura dello scrittore e drammaturgo Giovanni Testori. Queste ultime sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito del Teatro Stabile.