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29 Giugno 2020

Un finale a sei per il Premio Strega

Uno scrittore in più, Jonathan Bazzi, per l’edizione 2020 che il 2 luglio potrà veder trionfare anche Sandro Veronesi, Gianrico Carofiglio, Valeria Parrella, Gian Arturo Ferrari e Daniele Mencarelli

Vincenza Di Lecce

Finalisti Premio Strega davanti a cartellone manifestazione

I finalisti del Premio Strega
©Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Aggiungi un posto in finale. Lo Strega, il più prestigioso premio letterario italiano, quest’anno regala emozioni nuove. E non solo per le limitazioni imposte dal Coronavirus: i giurati della manifestazione, infatti – i cosiddetti “400 Amici della domenica” più una selezione di scuole, università, gruppi di lettura e lettori scelti dagli Istituti di cultura italiana all’estero – hanno votato per via telematica. Anche i finalisti sono stati annunciati in una diretta streaming trasmessa dalla sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma.
Tra le novità, però, una sorpresa: la cinquina di questa edizione è in realtà (eccezionalmente) una sestina.

I FINALISTI
In testa dopo le prime votazioni c’è Sandro Veronesi (già vincitore dello Strega nel 2006 con Caos calmo) che, con Il colibrì edito da La nave di Teseo, ha ottenuto 210 voti. Al secondo posto a pari merito con 199 voti, ci sono Gianrico Carofiglio con La misura del tempo e Valeria Parrella con Almarina, entrambi editi da Einaudi. Quarto posto per Gian Arturo Ferrari con il romanzo di esordio Ragazzo italiano (Feltrinelli) con 181 voti. A chiudere la tradizionale cinquina Daniele Mencarelli con Tutto chiede salvezza (Mondadori) con 168 voti, che ha ottenuto anche la settima edizione del Premio Strega Giovani.
A questi per l’edizione 2020 della manifestazione si aggiunge un ulteriore finalista in rappresentanza della piccola-media editoria: Jonathan Bazzi con Febbre, edito da Fandango, con 137 voti.

LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Tutti grandi editori fra i cinque libri più votati: questo il motivo che ha portato il comitato direttivo della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, che gestisce il Premio Strega, a utilizzare per la prima volta la clausola di salvaguardia prevista dal regolamento. Una postilla che prevede, in pratica, l’inserimento di un autore pubblicato da una piccola o media casa editrice.
«In questi ultimi anni – spiega al Fatto Quotidiano Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci – il panorama dell’editoria italiana ha subito notevoli trasformazioni e si è arricchito di nuove presenze. Per esempio, La nave di Teseo in meno di cinque anni è riuscita a conquistare una posizione di rilievo nella produzione della narrativa italiana, che trova conferma anche nel fatto che i suoi libri da qualche anno sono presenti regolarmente tra i finalisti del Premio Strega. Di qui la decisione del Comitato direttivo di non considerarlo più un piccolo editore». È stato così ripescato Jonathan Bazzi, il primo autore pubblicato da una casa più piccola.
La 74esima edizione di un Premio Strega speciale, quindi, che vedrà la proclamazione del suo vincitore il 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, con diretta su Rai 3.

 

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Categorie: Cultura

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