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17 Luglio 2020

Il fumetto italiano non si ferma: raccontare storie può salvare vite

Diverse le iniziative di autori e artisti che hanno tratto ispirazione dalla pandemia per le loro opere, tra umorismo e donazioni agli ospedali

Gabriele Costa

Vignetta sulla quarantena

Una vignetta di Leo Ortolani

Fare piangere è più facile che fare ridere: che sia vero o falso, in ogni caso in questo periodo abbiamo bisogno di qualche sorriso in più. Il mondo del fumetto italiano, comunque, sa fare entrambe le cose egregiamente e non si è fermato nemmeno durante questo lockdown, con editori come Panini, Bonelli, Bao e Feltrinelli che negli scorsi mesi hanno messo online interi albi da leggere gratis a casa.
Nonostante o proprio a causa dell’annullamento di diversi festival del settore (il più importante, Lucca Comics, si svolgerà in forma ridotta) le iniziative non mancano e prendono spunto dall’attuale emergenza sanitaria.

A proposito delle risate che sono mancate, chi meglio di Leo Ortolani può essere interpellato sull’argomento? Il noto fumettista ha infatti pubblicato sul suo profilo Facebook una serie di vignette per ogni giorno del lockdown, in cui con il suo inconfondibile stile ha saputo rappresentare il disagio quotidiano della quarantena con l’arma più infallibile: il senso dell’umorismo.
Le strisce saranno raccolte in un’antologia in uscita il 23 luglio e intitolata Andrà tutto bene, che conterrà 57 storie e ben 480 pagine. Come si legge nella presentazione editoriale, “Perfino il Coronavirus può diventare un tema esilarante e degno di un sano, liberatorio scherno“. Un oggetto irrinunciabile per i fan, ma soprattutto per chi vorrà rileggere questi giorni con lo sguardo arguto e implacabile del grande autore di Rat-Man.

Vignetta con uomo in canottiera e con mascherina

Una vignetta di COme VIte Distanti

Un’altra iniziativa è quella di Arf!, anima del Festival del Fumetto di Roma, che ha ideato COme VIte Distanti. E’ il frutto del lavoro congiunto di decine di fumettisti, che hanno messo a disposizione quello che sanno fare meglio – dare vita alle “strisce” – per dare un indiretto contributo a chi altre vite, quelle umane, le salva davvero.
“Di fronte al prezioso compito che quotidianamente svolgono medici e ricercatori scientifici, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, noi fumettisti ci sentiamo spesso piccoli e impotenti – si può leggere sul sito dell’iniziativa – D’altronde, il nostro lavoro è raccontare storie, non salvare vite. Ci siamo chiesti, quindi, se esistesse un modo per contribuire davvero, per riuscire a essere utili, presto e concretamente, all’intera comunità. COme VIte Distanti è la nostra risposta a questo bisogno. La risposta del Fumetto italiano”.

Il progetto racconta il lockdown attraverso un protagonista la cui vita non è stata poi così tanto stravolta dalla pandemia, dato che si ritrova da oltre tre anni in isolamento. Ha però la magica opportunità, attraverso una misteriosa porta rossa, di visitare diverse abitazioni e osservare il comportamento degli altri e le loro reazioni agli effetti della quarantena. Ci imbatteremo così in varie storie, da quella di una coppia di detenuti a quella di un gruppo di venditori di rose.

Ogni tavola, disegnata da un artista diverso, è stata pubblicata quotidianamente durante il lockdown sul sito del progetto. Successivamente l’opera completa è stata pubblicata da PressUP, con l’intero ricavato donato per solidarietà. Il progetto ha raccolto a oggi oltre 60.000 euro, destinati alla ricerca scientifica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma.

Vignetta di cassiera supermercato

Una vignetta di Lockdown Heroes

Tra gli autori che hanno partecipato troviamo Gipi, Stefano Caselli, Giorgio Pontrelli, Gigi Cavenago, Eleonora Antonioni, Bruno Cannucciari e Zerocalcare, più Alessandro Baricco che ha curato l’introduzione.

Milo Manara ha invece voluto omaggiare gli eroi della pandemia, dal personale sanitario ai commessi dei supermercati, con una serie di illustrazioni che saranno raccolte nel volume Lockdown Heroes, in uscita il 30 luglio in libreria. Oltre ai 25 disegni sarà presente un fascicolo di 16 pagine con un testo scritto da Vincenzo Mollica e un’intervista a Manara raccolta da Tito Faraci. Parte del ricavato del portfolio andrà in beneficenza all’Ospedale Sacco di Milano, al Policlinico Universitario di Padova e all’Ospedale Cotugno di Napoli.

 

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Categorie: Cultura

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