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14 Agosto 2020
Una vacanza in tenda, perché no?
Piccola guida per aspiranti campeggiatori: dagli acquisti indispensabili a cosa mettere in valigia, per un viaggio all’insegna della libertà e del contatto con la natura
Fabiana Re
La prima notte in campeggio è come un rito di iniziazione. Difficile restare indifferenti: o la si ama o la si odia. Eppure è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Perché allora non approfittare di questa strana estate 2020 per sperimentare una vacanza in tenda, nel verde e – aspetto da non trascurare – nel rispetto delle nostre tasche?
Secondo i dati Eurostat 2018, l’Italia ospita il 10% dei campeggi europei, con oltre 2.300 strutture sparse tra location balneari, zone rurali e alpine. Nonostante l’ampia scelta, gli italiani non sono fervidi appassionati della vacanza en plein air, prediletta invece da svedesi, danesi, olandesi e francesi.
Se volete seguire l’esempio dei nostri cugini nordici, ecco alcuni utili consigli per trascorrere le vostre ferie in tenda.
GLI ACQUISTI FONDAMENTALI
Chi ben comincia è a metà dell’opera, anche quando si tratta di campeggio. Il successo della vostra prima avventura outdoor si basa anche sui ponderati acquisti che farete prima della partenza. Mai risparmiare sul materassino: sarà il vostro principale comfort, quindi sceglietene uno abbastanza ampio. Stesso discorso per la tenda: le biposto compatte che promettono di montarsi “in due secondi” hanno un’indiscussa praticità, ma anche spazi molto ristretti. Se la vacanza dura svariati giorni meglio optare per una soluzione più spaziosa, magari con due camere.
Per sperimentare a pieno la vita da campeggio vi occorreranno poi sgabelli, un tavolino pieghevole, stoviglie e un piccolo fornello a gas: il menu dei campeggiatori è solitamente un po’ ripetitivo, ma anche le ricette più semplici hanno un sapore speciale, se gustate sotto le stelle.
VADEMECUM DEL CAMPEGGIATORE
Passiamo ora agli oggetti da includere nel bagaglio per una vacanza in tenda a prova di imprevisti. Innanzitutto non scordatevi di portare una pila per muovervi agevolmente nel campeggio anche durante le ore serali e una piccola lampada da terra per illuminare la vostra umile “dimora”. Sul fronte tecnico, il campeggiatore modello ha sempre con sé un martelletto per piantare i picchetti (i ganci di metallo che tengono le corde della tenda in tensione) nel terreno, quando questo è molto secco o roccioso, nonché dei picchetti di ricambio.
Meglio procurarsi poi un telo impermeabile da posizionare sotto la tenda, così da isolarla dall’umidità, e un secondo telo da mettervi invece sopra: fate pure gli scongiuri ma al tempo meteorologico non si comanda e un acquazzone estivo non deve cogliervi impreparati.
Un ultimo consiglio, sul vestiario: in campeggio durante la notte la temperatura scende. Non disdegnate quindi di mettere in valigia una felpa leggera anche se state andando al mare e, se la vostra meta è il lago o la montagna, portare con voi un sacco a pelo adatto e una coperta.
L’ARRIVO IN CAMPEGGIO
I bagagli sono pronti, la macchina è carica: quando vi mettete in viaggio fate in modo di arrivare alla vostra meta entro metà pomeriggio, in modo da sfruttare le ore di luce per montare la tenda. Soprattutto se siete dei neofiti è meglio non ridursi a dibattersi tra picchetti e materassini quando è già buio.
Una volta giunti al campeggio, scegliete con occhio inquisitore la piazzola in cui stabilirvi. Lo spiazzo dei vostri sogni è pianeggiante, ombreggiato, né troppo vicino ai servizi igienici (rumore) né troppo lontano (scomodo) e a debita distanza da piscina, ristorante ed eventuali servizi di intrattenimento.
L’esperienza sarà infine la migliore maestra. Vi insegnerà che una bacinella può sempre tornare utile e che i rami degli alberi possono diventare dei perfetti stendini. “Spierete” gli altri campeggiatori e vi appunterete trucchi da mettere in pratica nella prossima vacanza.
Perché sì, ci sarà: una volta sperimentata la tenda è difficile rinunciare a quel tocco di avventura e libertà che sa aggiungere a ogni viaggio.