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26 Agosto 2020

Parchi e riserve naturali: fughe nel verde a pochi chilometri da Torino

Per gli amanti delle attività outdoor le aree protette del Po e delle Alpi Cozie sono una valida meta per gite di fine estate

Adele Geja

Lago in cui si rispecchiano alberi e cielo - Parco Orsiera Rocciavrè

Il Parco Orsiera Rocciavrè

Per i torinesi la natura è molto più vicina di quanto sembri. Oltre ai due parchi nazionali del Gran Paradiso e della Val Grande, in Piemonte  esistono infatti altre 95 aree naturali protette, per una superficie complessiva di oltre 193mila ettari. Centinaia di sentieri, boschi, fiumi, laghi e montagne a portata di mano per chi è desideroso di avventure all’aria aperta, un modo per godersi le ultime settimane estive nel rispetto delle distanze di sicurezza.
Le aree a gestione regionale, provinciale e locale si dividono in parchi naturali (siti di grande valore paesaggistico, culturale e storico-artistico, dove la presenza umana si integra in modo equilibrato con l’ambiente), riserve naturali con ecosistemi da proteggere per la diversità biologica o dotate di aspetti geomorfologici di rilievo e riserve speciali, importanti dal punto di vista archeologico, storico, devozionale o culturale.
La Città Metropolitana di Torino ospita numerose aree protette, che includono al loro interno svariate sottozone tutelate. Ve ne presentiamo due: quella del Po torinese, nelle immediate vicinanze del capoluogo, tra pianura e collina, e quella delle Alpi Cozie, più vicina alle montagne.

AREE PROTETTE DEL PO TORINESE
Istituite nel 2009, le zone tutelate lungo il corso del fiume e sui rilievi circostanti sono 14 e comprendono diverse riserve naturali intorno a Torino, San Mauro, Moncalieri, Carmagnola, Carignano e Chivasso e il Parco naturale della Collina di Superga.
Il Parco può essere suddiviso tra il Po dei Laghi (la zona a sud di Torino caratterizzata da molti laghi di cava), il Po dei Re cioè la città di Torino e la sua cintura, dove si trova il sistema di residenze sabaude chiamato Corona di Delizie e infine il Po delle Colline, il territorio fra le Colline del Po, il Canavese e il basso vercellese, intorno alla città di Chivasso.
Sono molte le possibilità di escursioni in quest’area: a piedi, in bicicletta, a cavallo, in canoa, fra trekking collinari, percorsi di running nei parchi, passeggiate nei boschi e nelle numerose riserve naturali situate alle confluenze dei fiumi o intorno alle lanche, ovvero quei meandri di fiume con acque stagnanti a causa della deviazione del corso principale.
Non mancano percorsi storico-culturali, per esplorare siti archeologici, chiese, ricetti e castelli medievali, borghi, musei ed ecomusei e dimore nobiliari sei-settecentesche, tra le quali spiccano le Residenze Reali Sabaude, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Queste ultime sono state inserite nel progetto strategico Corona Verde, con lo scopo di connettere l’area metropolitana con la cintura dei parchi naturali, dei fiumi e delle aree rurali.

AREE PROTETTE DELLE ALPI COZIE
Andando verso le montagne, troviamo i quattro Parchi Naturali delle Alpi Cozie, istituiti nel 1980: Laghi di Avigliana, Val Troncea, Orsiera Rocciavrè e Gran Bosco di Salbertrand.
Nel primo, che tutela la zona umida dei Mareschi, è possibile effettuare diverse passeggiate, nonché esplorare i due specchi d’acqua con pedalò, canoe, sup e barche a vela.
Gli altri tre parchi proteggono invece ambienti tipicamente alpini, adatti a escursioni e trekking, per immergersi tra la flora e la fauna montana ma anche nella storia del territorio, scoprendo tramite specifici itinerari la cultura contadina e occitana, le antiche strade militari, le località sedi di battaglie e le fortificazioni, i borghi, le chiese e i monasteri, o le vecchie miniere.
Fanno parte del Parco anche le due riserve naturali di Chianocco e Foresto, situate nella media Val Susa e istituite rispettivamente nel 1980 e nel 1998 per proteggere i cosiddetti Orridi, profonde incisioni nella roccia caratterizzate da canaloni, precipizi e strapiombi formatisi per un continuo processo di erosione. Nonostante si trovino in area alpina, entrambe le riserve presentano un clima più mite, che permette l’insediamento di diverse specie di uccelli e piante (come il ginepro coccolone a Foresto o il leccio a Chianocco), nonché di effettuare escursioni anche durante l’inverno.

 

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Categorie: Ambiente

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