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7 Settembre 2020

Gli Istituti Tecnici Superiori: un’alternativa all’università

In Piemonte sono parecchi gli Its che formano personale altamente specializzato, molto richiesto nel mondo del lavoro: di che cosa si tratta?

Adriana Scatolone

Scritta Istituti Tecnici Superiori - It's my future con 4 immagini

Gli Istituti Tecnici Superiori sono scuole di alta specializzazione

In questi giorni molti studenti sono impegnati a informarsi sulle opportunità offerte dal nostro territorio per proseguire gli studi dopo il conseguimento del diploma di maturità, fra test, iscrizioni e programmi dei corsi.
Probabilmente però non tutti sanno che da una decina di anni è possibile intraprendere una strada alternativa all’università, senza rinunciare a una formazione di eccellenza. Si tratta degli Istituti Tecnici Superiori (Its), ovvero scuole ad alta specializzazione tecnologica che hanno l’obiettivo di formare tecnici in grado di rispondere alla domanda delle imprese, sempre più alla ricerca di nuove ed elevate competenze.
Sono percorsi altamente professionalizzanti – per accedervi, oltre al diploma di scuola superiore è necessario passare una selezione – e focalizzati sul mondo del lavoro: secondo un’indagine di Confindustria infatti, il settore industriale avrà bisogno nei prossimi 5 anni di almeno 264mila tecnici specializzati.

In Italia queste scuole non sono ancora molto conosciute. I dati parlano chiaro: a maggio 2020 gli iscritti sono stati circa 15.000, ovvero poco più dell’1 % dei giovani che continuano a studiare dopo il diploma. Numeri irrisori se paragonati ai 750.000 della Germania o i 500.000 della Francia, ma si tratta comunque di una realtà in crescita capace di affacciarsi anche sul mercato estero, motivo per cui, oltre a domande di cultura generale e sulle materie oggetto del percorso, al fine dell’ammissione viene testata anche la conoscenza della lingua inglese, potenziata poi nel corso del biennio.

La scuola dura due o tre anni ed è il frutto di una collaborazione tra università, imprese, centri di ricerca e realtà economiche locali, raggruppate in fondazioni. I corsi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Miur e quindi sono completamente gratuiti per chi li frequenta.

Il Piemonte offre percorsi formativi inerenti diversi ambiti: l’aerospazio, la meccatronica e la modalità sostenibile; il settore agroalimentare; le biotecnologie; l’energia sostenibile; le tecnologie dell’informazione e della comunicazione; il settore tessile, abbigliamento e moda e infine il turismo e la promozione culturale.
Sul sito di TorinoGiovani potete trovare le scadenze dei diversi bandi aperti in Piemonte e le informazioni sulle prove di ammissione di settembre. L’emergenza sanitaria ha influito anche sulle modalità dei concorsi, anche se non esiste una via univoca: in alcuni casi i test sono da sostenere in presenza, mentre in altri sono stati trasformati in domande a risposta multipla a cui rispondere online o in colloqui da remoto.

Una volta selezionati, come funzionano le lezioni degli Its? È previsto l’obbligo di frequenza e almeno il 30% del carico didattico è svolto on the job, ovvero è caratterizzato da tirocini in azienda e laboratori. I docenti sono per metà personale proveniente dal mondo del lavoro.

Il vantaggio di aver progettato corsi in base alla domanda imminente delle aziende partner delle fondazioni – programmi che dunque possono cambiare di anno in anno – garantisce un’ottima spendibilità del diploma conseguito: il monitoraggio 2020 condotto da Indire rivela che l’83% dei diplomati Its è impiegato entro un anno e nel 92% l’impiego è coerente con il percorso di studio svolto, percentuali sicuramente più alte rispetto a quelle rilevate da Almalaurea tra i neolaureati degli stessi settori. Molte aziende infatti sono concordi nel riconoscere che in Italia vi è un grosso divario tra quello che i giovani studiano all’università e le competenze richieste dal mondo produttivo e per questo sono favorevoli a co-progettare i programmi da svolgere nel biennio.

Proprio per la peculiarità di avere programmi sempre al passo con i tempi è nato il progetto del Miur Its 4.0, che ha reso gli Istituti Tecnici Superiori dei laboratori sperimentali e di innovazione in grado di elaborare prototipi per il settore hi tech e del Made in Italy.
L’iniziativa coinvolge anche alcuni percorsi del Piemonte: ad esempio l’Its per le nuove tecnologie per il made in Italy di Biella ha permesso ai suoi studenti di progettare e realizzare interni per auto con materiali completamente riciclati. A Pinerolo invece gli studenti dell’Its Efficienza Energetica hanno lavorato a una Car battery sharing & smart grid, cioè a un modello integrato di reti intelligenti di distribuzione di energia per le colonnine di ricarica elettrica.

 

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Categorie: Formazione

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