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5 Ottobre 2020

Per i Graphic Days un 2020 di transizioni

Il festival internazionale del visual design torna in città: talk, workshop e mostre si svolgono fino all’11 ottobre negli spazi di Toolbox Coworking

Vincenza Di Lecce

Mano che disegna lettere - Graphic Days

I Graphic Days sono ospitati da Toolbox

I Graphic Days non mancano l’appuntamento del 2020 e lo fanno con un’esplosione di creatività. Il festival internazionale dedicato al visual design è tornato a Torino con una versione speciale, che anticipa quella diffusa sul territorio prevista per il 2021. Transitions – questo il nome dell’edizione di quest’anno, che termina l’11 ottobre – si tiene a Toolbox Coworking un’ex fonderia del ‘900 ora hub creativo dedicato al lavoro: uno spazio condiviso che promuove la collaborazione tra freelance, professionisti, aziende, startup e maker.

TRANSITIONS
In questo 2020 la manifestazione punta a stimolare la riflessione sugli scenari del mondo contemporaneo. Al visual design il compito di promuovere attivamente la transizione da un modello che mette al centro l’essere umano a uno che invece si focalizza sul nostro pianeta: metodologie, ricerche, prodotti e servizi si orientano verso obiettivi sostenibili e ridefiniscono i metodi del design thinking per includere i bisogni del pianeta, oltre a quelli dell’uomo.
“Il visual design – si legge sul manifesto dei Graphic Days – può contribuire al fondamentale percorso di assunzione del senso di responsabilità e del rischio da parte della società, avendo un impatto diretto o indiretto sul sistema di norme e valori”. Una reinvenzione dell’essere umano, che diventa ora consapevole del sistema in cui vive e dei rischi che corre.

TALK, WORKSHOP, MOSTRE E PERFORMANCE
I Graphic Days ospitano un ciclo di incontri che coinvolgono istituzioni, associazioni e professionisti di visual design riconosciuti a livello internazionale, per indagare i possibili scenari della società e dell’ambiente e le loro transizioni: un programma vasto, con mostre, dibattiti e workshop.
Il percorso espositivo propone una rivisitazione in ottica contemporanea dei modelli culturali della tradizione italiana, attribuendo al progettista grafico un ruolo di attivazione sociale nel riconoscimento dei valori. Valori trasmessi attraverso l’ironia, come nel caso della mostra dedicata alla quotidianità del lockdown (Stay at home), o la creatività, con il Muro che scompare, l’installazione interattiva del Goethe Institut che mira a esaltare la pluralità del pensiero in Europa. Completano questa parte l’esposizione Singolare Plurale, curata dagli stessi organizzatori in collaborazione con Mauro Bubbico e la mostra fotografica Un’altra storia sui concetti di “dimenticanza” e di “rimosso” del periodo coloniale italiano.

CINQUE ANNI DI GRAPHIC DAYS
Un progetto che dal 2016 si pone il ruolo di osservatorio sul visual design, raccontando la comunicazione visiva a 360 gradi e le sue contaminazioni: ogni anno Graphic Days coinvolge gli artisti, i professionisti e gli studi più rilevanti del panorama internazionale. Il valore culturale della comunicazione visiva è al centro di una manifestazione che si propone di fornire nuovi stimoli progettuali ed espressivi e di contribuire allo scambio e al confronto critico attraverso il coinvolgimento diretto dei visitatori.
Per motivi di sicurezza, la registrazione al festival quest’anno può essere effettuata esclusivamente online, selezionando il giorno e l’orario tra quelli disponibili. Con i Graphic Days va in scena una Torino che riparte e si adatta all’emergenza sanitaria, senza cedere.

 

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Categorie: Cultura

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