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30 Ottobre 2020

Tre film horror da vedere ad Halloween

The Vvitch, It Follows e Holidays: titoli forse non troppo conosciuti ma diventati piccoli cult del genere, perfetti per la notte del 31 ottobre

Aurora Saldi

Zucche Halloween - film horror

Ad Halloween non possono mancare i film horror

Se pensate che gli horror recenti siano solo jumpscare ed effetti speciali pessimi, vi sbagliate. La storia del cinema contemporaneo è costellata di pellicole davvero di ottima qualità, basta solo cercare bene.
Qui ve ne consigliamo tre: The Vvitch, It Follows e Holidays. Naturalmente potete guardarli in qualsiasi momento, oppure – per un effetto ancora più riuscito – domani sera durante la notte di Halloween

THE VVITCH
Il sottotitolo di questo cupo film horror di Robert Eggers è A New England Folktale: un racconto popolare, una leggenda, forse una storia vera dai contorni tuttavia inquietanti.
La vicenda è ambientata nella colonia inglese del New England nel 1630. William, con la sua famiglia, viene allontanato dalla comunità puritana in cui vive per la sua eccessiva rigidità nell’interpretare la parola di Dio. Decide quindi di trasferirsi sul limitare di un bosco per condurre una vita ritirata e genuina, insieme ai figli e alla moglie. La situazione precipita quando il più piccolo dei bambini improvvisamente sparisce e non viene più trovato. Questo evento drammatico squarcia la famiglia e precipitandola in un vortice di odio, superstizione e accuse reciproche. Inoltre, di lì a poco, nella casa si susseguono una serie di eventi soprannaturali e inquietanti che porteranno ad accusare la figlia adolescente, Thomasin, di essere una strega.
La fotografia del film è davvero spettacolare: le inquadrature vi stupiranno per l’armonia della composizione e per i colori. Il tema centrale, la stregoneria e la superstizione nelle comunità puritane del Seicento, è declinato in modo inquietante e vi trascinerà in un mondo dove nulla è come appare.

IT FOLLOWS
I protagonisti di questa pellicola indipendente di David Robert Mitchell sono Jay e i suoi amici, adolescenti che passano le giornate in modo assolutamente normale. Tutto cambia quando la ragazza esce con Hugh per un appuntamento romantico e ha un rapporto sessuale con lui. Scopre infatti in seguito che quest’ultimo le ha trasmesso una sorta di maledizione: sarà seguita da una “cosa” (it, appunto) che prenderà via via le sembianze di amici, parenti, o sconosciuti. Tutte queste figure hanno in comune un sinistro obiettivo: la morte di Jay. Per liberarsene, la ragazza dovrà “passarlo” a qualcun altro…
Il film è il secondo lungometraggio di Mitchell ed è incredibilmente curato dal punto di vista tecnico: il ritmo narrativo colmo di tensione, la fotografia molto suggestiva e la colonna sonora vi terranno incollati allo schermo, in un vortice di ossessione paranoica. Intorno alla vicenda dei protagonisti, una Detroit deserta e spettrale, in cui gli adulti si muovono ai margini e sono figure insignificanti in un degrado postindustriale senza possibilità di salvezza.

HOLIDAYS
I film antologici sono un grande classico della storia dell’horror: basti pensare a Creepshow, diretto da George A. Romero e scritto da Stephen King, oppure a Tales of Terror di Roger Corman, ispirato ai racconti di Allan Poe. Holidays è una scelta più leggera e divertente per godersi un film horror comunque di buona qualità.
In questo caso la pellicola è divisa in otto capitoli, uno per ogni festività: San Valentino, San Patrizio, Pasqua, Festa della Mamma, Festa del Papà, Halloween, Natale e Capodanno. L’aspetto interessante sta ovviamente nel fatto che ogni episodio è di un regista o una regista diversi, quindi ogni parte ha i propri punti di forza e rappresenta un diverso modo di fare cinema horror.
Tra i capitoli più cupi, sicuramente c’è quello dedicato alla Festa del Papà. Decisamente assurdi e più divertenti sono invece quelli dedicati a Natale e ad Halloween. Molto interessanti gli episodi sulla Festa della Mamma e su San Patrizio, che parlano del rapporto con il corpo e la gravidanza, in un crescendo di tensione che sfocia nell’inaspettato finale. Capodanno riscrive gli stereotipi del genere thriller in modo davvero innovativo e nell’episodio pasquale riecheggiano omaggi alla tradizione del genere.
Pronti con i popcorn?

 

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Categorie: Cultura

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