Home » Cultura » (Quasi) addio all’accezione sessista di “donna”

4 Dicembre 2020

(Quasi) addio all’accezione sessista di “donna”

Grazie a una manager italiana il significato sprezzante del termine è stato sostituito in tutti i dizionari della Oxford University Press, autorità internazionale della lingua inglese

Giovanni B. Corvino

Scritta su tablet "I'm not a bitch - #sexistdictionary"

L’hashtag della petizione divenuto virale sul web

Maria Beatrice Giovanardi, esperta di marketing e attivista per i diritti delle donne, ha lanciato una petizione online che ha portato i linguisti di Oxford a riesaminare la definizione di “donna” proposta dal celebre dizionario inglese della casa editrice dell’Università.
Fino a poco tempo fa, frasi come: “If that does not work, they can become women of the streets” (Se quello non funziona, possono diventare donne della strada), “Ms September will embody the professional, intelligent yet sexy career woman” (La signora September incarnerà la donna in carriera, professionale, intelligente, ma sexy) o “I told you to be home when I get home, little woman” (Ti avevo detto di essere a casa quando sono di ritorno, donnucola) erano proposte come esempio per definire il significato di “donna”, considerata quindi un oggetto sessuale e succube della volontà altrui. Inoltre, espressioni come “piece”, “mare”, “baggage” (ossia pezzo, cavalla, bagaglio) e altre ancora meno gentili, venivano proposte come sinonimi del termine da utilizzare nel linguaggio quotidiano.

LA DONNA OGGI
A seguito della risonanza mediatica che ha avuto la petizione di Giovanardi la Oxford University Press ha rimosso tutte le frasi discriminatorie dai propri dizionari, definendo oggi la donna semplicemente come “Un essere umano femminile adulto”. Quindi non più colei che (tra le altre cose) sbriga quasi esclusivamente le faccende domestiche, come “la moglie, la fidanzata, l’amante di un uomo”, ma una persona che può essere in grado di sostenere le spese universitarie dei propri figli, avere una casa di proprietà e non essere necessariamente legata – sentimentalmente e non – a un altro individuo.
Affinché fosse però possibile una piena modifica semantica, è stato necessario intervenire anche sul significato di “uomo” e di conseguenza, iniziare a ragionare in termini di “persona” e non più d’individui con specifiche caratteristiche biologiche.

NON PIÙ UOMO O DONNA, MA “PERSONA”
La parola “uomo” abbandona così l’idea che un individuo di sesso maschile possa avere una relazione esclusivamente all’interno di una dicotomia eterosessuale o omosessuale; ciò permette anche alla comunità Lgbtqia+ di essere rappresentata a pieno titolo all’interno di un nuovo significato che include un più ampio spettro identitario, come ad esempio chi è pansessuale, intersessuale, di genere fluido, trans, ecc.. Questo è stato fondamentale, poiché, come ha dichiarato Maria Beatrice Giovanardi: «Non descrivere uomini e donne in modo ugualmente rispettoso svantaggia le donne perché perpetua gli stereotipi negativi che le presentano come esseri inferiori, il che a propria volta influenza il modo in cui le donne vengono discusse e trattate».
Nonostante ciò, la manager italiana non si ritiene ancora pienamente soddisfatta del traguardo ottenuto, in quanto la nuova definizione di “donna” non è mondialmente accettata, nonostante sia cambiata di pari passo anche quella di “uomo”.

UNA QUESTIONE ANCORA APERTA
Maria Beatrice Giovanardi è comunque felicissima di questa vittoria, anche se sembrerebbero esserci ancora grandi passi da compiere poiché, come lei stessa ha sostenuto, «purtroppo non hanno eliminato come sinonimo “bitch”, ma lo hanno etichettato almeno come offensivo sulle varie piattaforme».
Sfortunatamente ci sono problematiche simili anche nei dizionari italiani e la manager continuerà la sua battaglia: «Visto l’importante lavoro di revisione lessicale svolto dai lessicografi e dagli analisti di Oxford, un colosso mondiale su cui si appoggiano le ricerche di Google e molti altri, e il fondamentale cambiamento propositivo, presto vorrei iniziare un dialogo anche in Italia con i principali dizionari».

 

Tag: , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento