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7 Gennaio 2021

Tracce tricolori nel mondo: gli Istituti Italiani di Cultura

In più di 80 Paesi sono presenti questi enti, che hanno come compito la promozione della lingua e delle arti del nostro Paese

Noemi Casale

Logo Istituto Italiano di Cultura

Gli Istituti Italiani di Cultura sono presenti in 80 Paesi

Decidere di andare a vivere all’estero per lunghi periodi per lavoro o per studio è una scelta importante che può far sorgere dubbi e porre molte domande. Un aspetto da considerare riguarda l’allontanamento dalla realtà in cui si è cresciuti e dalla cultura che ci appartiene e ci accompagnerà per tutta la vita. In questo momento storico anche solo immaginare di progettare un trasferimento sembra molto difficile ma, presto o tardi, si potrà di nuovo viaggiare in sicurezza. Allora è bene sapere che quando si vive oltreconfine, in più di 80 Paesi è possibile sentirsi un po’ più a casa grazie agli Istituti Italiani di Cultura.

Si tratta di luoghi di incontro e dialogo per chiunque voglia coltivare un rapporto con la cultura italiana, sia classica che contemporanea. Regolamentati da una legge del 1990, esistono in realtà dall’inizio del Novecento e sono stati riformati diverse volte, in base all’indirizzo politico di chi guidava l’Italia.

Il principale compito degli Istituti è quello di promuovere e divulgare l’arte, la fotografia, il cinema, la moda, la musica e tutte le altre espressioni della cultura italiana attraverso eventi, mostre, convegni, collaborazioni con università e sostenendo le iniziative delle comunità italiane nel paese ospitante. Nei diversi Paesi viene sempre favorita la partecipazione dei nostri artisti e intellettuali nelle varie manifestazioni culturali, per sviluppare un rapporto diretto con chi contribuisce ogni giorno ad arricchire la cultura italiana.
Altre importanti attività sono la gestione di biblioteche con libri e riviste specializzate e l’organizzazione dei corsi di lingua italiana secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento, garantendo quindi un alto standard di qualità.

Gli Istituti dipendono dal Ministero degli Affari Esteri, che indice i concorsi pubblici per le diverse figure professionali necessarie nei vari Paesi per ideare, promuovere e sostenere le molteplici iniziative. Ognuna di esse diventa così uno strumento di “diplomazia culturale”, un’opportunità per creare legami tra persone provenienti da origini diverse.

Dal lavoro negli Istituti nascono molti progetti virtuosi, come, per esempio il Café Bohème – Voices of the World. Si tratta di un magazine online multilingue che si occupa di cultura ideato e fondato da Mauro Ruggiero, un giornalista italiano che lavora presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga, in Repubblica Ceca.

Grazie a questi enti, dunque, ci sono tante piccole grandi finestre nel mondo che si affacciano direttamente sul nostro paese.

 

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Categorie: Cultura

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