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25 Gennaio 2021

Una Giornata della Memoria online

Abbiamo raccolto alcune delle iniziative di commemorazione delle vittime dell’Olocausto, che mercoledì si svolgeranno soprattutto via web

Gabriele Costa

Foto in bianco e nero di campo di concentramento con fiore giallo

Quest’anno le iniziative per la Giornata della Memoria saranno soprattutto online

Dopodomani è il 27 gennaio, la Giornata della Memoria, a ricordo della data in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Oggi può sembrarci una realtà lontana, che non ci appartiene, ma non è così: è opportuno tenerla bene a mente, per fare in modo che non si ripetano più quelle circostanze e atrocità.
«Torino ha sempre vissuto la ricorrenza del Giorno della Memoria dando vita a incontri, momenti di coinvolgimento e manifestazioni – le parole di Chiara Appendino, sindaca della città – che vedevano la partecipazione compatta e convinta dei torinesi». Quest’anno per forza di cose gli eventi saranno prevalentemente online, con diverse iniziative promosse dal Comune insieme a vari partner fra cui Città Metropolitana, Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale e Polo del ‘900. Eccone alcune.

26 GENNAIO
Ore 18, in streaming sul sito del Polo del ‘900: presentazione del libro di Gianni Cerutti L’allenatore ad Auschwitz. Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager (Interlinea, 2020).
Il volume racconta le vicende di Árpád Weisz, uno dei più grandi allenatori degli anni Trenta, che per primo introdusse gli schemi nel calcio italiano. Fu commissario tecnico prima dell’Inter (dove scoprì Giuseppe Meazza) e poi del Novara e del Bologna, fino all’espulsione dall’Italia, in seguito alle leggi razziali, e alla tragica fine nel lager di Auschwitz.

27 GENNAIO
Online sul sito della Città Metropolitana: Ricordando i Giusti tra le Nazioni del territorio metropolitano torinese, approfondimento sui personaggi che hanno ottenuto questo riconoscimento per le loro azioni salvando la vita a ebrei e perseguitati dal nazifascismo.
Uno per tutti: lo psichiatra Carlo Angela (padre di Piero e nonno di Alberto), che tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, come direttore sanitario della clinica psichiatrica privata Villa Turina Amione di San Maurizio Canavese, aprì le porte della sua struttura sanitaria agli ebrei e agli altri perseguitati dal nazifascismo falsificando dati anagrafici e cartelle cliniche. Insieme ad altri cittadini del territorio provinciale torinese, Carlo Angela è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni dall’Istituto Yad Vashem di Israele.

A partire dalle 9.30: posa delle Pietre d’inciampo 2021 (corso Vercelli 121, via Bava 43, via Parma 24, via Campana 19, corso Matteotti 53, via Cibrario 104, corso Regina Margherita 128) in collaborazione con la squadra tecnica del Comune di Torino.
Quest’anno, a causa delle limitazioni legate alla pandemia, per la prima volta dal 2015 non sarà presente Gunter Demnig, l’artista che crea le piccole placche di metallo da incassare nel marciapiede davanti ai luoghi in cui vivevano le persone morte nei campi di concentramento. In giornata verrà pubblicato un video riassuntivo delle pose sui canali del Polo del ‘900 e del Museo diffuso della Resistenza a, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.

Ore 18 in streaming dal sito del Teatro Regio di Torino: Concerto per il Giorno della Memoria. Dieci brani corali dal ghetto di Terezin Viktor Ullmann: Dieci brani yiddish ed ebraici per coro.
Viktor Ullmann (1898-1944) è stato un compositore, direttore d’orchestra e pianista austriaco, ebreo di origini slesiane. Nel 1942 venne trasferito nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove, in qualità di Responsabile dello Studio per la Nuova Musica, ebbe modo di scrivere e rappresentare numerose composizioni di vari generi. Il 16 ottobre 1944 fu trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì due giorni dopo. Andrea Secchi, direttore del coro del Teatro Regio Torino, dirige dieci brani composti da Ullmann, arrangiati per coro a cappella.

30 GENNAIO
Ore 21, in streaming sul canale YouTube del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino: L’albero di Goethe, concerto-spettacolo a cura del Conservatorio con la collaborazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti che prende spunto dall’importantissimo ruolo che Goethe ebbe per gran parte dei musicisti tedeschi della tradizione classica e romantica (Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Wolf) e dalla leggenda di un albero piantato dal poeta a Weimar e ricordato dai nazisti nel campo di concentramento di Buchenwald.

 

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Categorie: Cultura

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