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8 Febbraio 2021

Artuffo, da un secolo il modellismo ferroviario a Torino (e non solo)

Da quattro generazioni il negozio rifornisce centinaia di collezionisti, con tanti nuovi clienti che hanno riscoperto questo hobby durante la pandemia

Gabriele Costa

Nonno, figlia e due nipoti proprietari negozio modellismo - Artuffo

Da destra, Giuseppe Artuffo con figlia e nipoti

“Forse la felicità si trova solo dentro le stazioni?” si chiedeva lo scrittore Georges Perec. Che la risposta sia vera o meno in questo caso non ci interessa, se la stazione in questione può essere nel nostro salotto di casa.
Non stiamo parlando di fantascienza, ma di trenini elettrici e quando si parla di modellismo ferroviario, a Torino ma anche in Italia, c’è un nome che è una vera garanzia: Artuffo.

«Abbiamo clienti in tutto il paese – ci spiega uno dei titolari del negozio in corso Giulio Cesare 82, Giovanni Lampitelli – e con loro esiste un rapporto particolare perché è il nostro articolo a essere particolare: chi si rivolge a noi è mosso da una passione forte, il collezionismo è un hobby e come tale dietro ogni acquisto ha dei sentimenti».
Già, perché da oltre un secolo lo storico punto vendita fa sognare generazioni di appassionati e dal bisnonno Giovanni (classe 1893) all’omonimo nipote nato nel 1985, sempre di generazioni – ben quattro – si parla.

Tutto comincia nel lontano 1919 da un piccolo bazar che vende un po’ di tutto, dai chiodi al cibo in scatola, prima di diventare negli anni ’50, con Giuseppe Artuffo e sua moglie, un negozio specializzato in modellismo.
Per quarant’anni Giuseppe frequenta le più importanti fiere europee rifornendosi di modellini di ogni genere e ogni volta che porta un nuovo trenino i clienti rimangono a bocca aperta ad ammirarlo dalle vetrine. «Erano vere esclusive, adesso invece con internet – ricorda Giovanni – ci sono diversi siti che possono avere quel prodotto, quindi bisogna applicare una strategia di mercato differente».

Ecco allora che dal 2005 affiancano Giuseppe la figlia Giovanna e poi i nipoti Giovanni e Lorenzo Lampitelli, che hanno portato avanti la tradizione di Artuffo anche nel mondo della rete, con un forte sviluppo del sito e-commerce e l’utilizzo dei social: «Grazie alla nostra pagina Facebook – ci rivela Giovanni – abbiamo scoperto che ci sono molti più collezionisti di quanto pensassimo. A Torino e in generale in Italia si trovano pochi negozi fisici, quindi tantissimi appassionati ci hanno trovato così. Si tratta di un mercato immenso e molta gente ha individuato in noi un punto di riferimento, anche a chilometri di distanza».

Una dimensione online che di questi tempi ha fatto aumentare gli affari a dismisura, al contrario di quanto si possa pensare: «Già col primo lockdown la richiesta dei clienti è cresciuta, non abbiamo mai venduto così tanti binari come nell’ultimo anno. Questo – continua Giovanni – perché la gente sta a casa forzatamente e molti si sono riavvicinati a questo hobby recuperando i vecchi plastici che avevano in cantina. Il Covid ha cambiato le abitudini della gente: persone di settant’anni hanno cominciato a fare acquisti in rete».
Ma il modellismo non è solo un passatempo per anziani: sono tantissimi infatti i giovani appassionati che hanno formato una community online, dai bambini di 8-14 anni ai trentenni, mentre la fascia più disinteressata sembra essere quella dai 14 ai 25 anni.

Non lasciatevi però ingannare da modalità di acquisto già sentite: «Non siamo Amazon – dice Giovanni – l’esperienza che offriamo è diversa, i nostri clienti cercano un confronto diretto e noi glielo diamo, con consigli su come ponderare le loro scelte e questa assistenza sui prodotti è il valore aggiunto della nostra realtà: abbiamo trasferito online il rapporto che coltiviamo con la clientela in negozio».

Artuffo non è però solo treni e spazia dalle macchinine ai droni, passando per elicotteri e barche radiocomandate. Il fiore all’occhiello resta comunque sempre quello: «Abbiamo deciso di specializzarci nel modellismo ferroviario – conclude Giovanni – perché crediamo che sia meglio essere considerati un punto di riferimento completo in questo ambito, di cui abbiamo veramente tutto».

Parola di chi da cento anni fa lavorare instancabilmente quelle piccole rotaie nelle case di centinaia di collezionisti.

 

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Categorie: Lavoro

Commenti (1)

  1. Mi Piacerebbe Assai , Un Giorno Venire Perso-nalmente a Conoscervi e Stringervi la Mano, oltre, che ad acquistare Cose Veramente Belle ed Utili, Per il MIo Plastico, in Costruzione, da tempo ormai sospeso . Anche per Scambiare Opinioni ed avere Consigli, da Parte Vostra . Distinti saluti !

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