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11 Febbraio 2021

Il Carnevale 2021, fra tradizione e web

Nella giornata di Giovedì Grasso risaliamo alle origini di questa ricorrenza e scopriamo alcune iniziative online per festeggiare in un modo del tutto nuovo

Gabriele Costa

Maschere di Venezia con sfondo della città - Carnevale

Quest’anno il Carnevale di Venezia sarà online

Trovare un ordine dal caos. Era questo, nel mondo antico, il senso di quello che oggi è diventato il Carnevale che tutti conosciamo.
La celebrazione della festività ha infatti radici millenarie, che possono risalire alle Dionisie greche e ai Saturnali romani, in cui avveniva un temporaneo scioglimento di ogni obbligo e gerarchia sociale in favore di un rovesciamento dell’ordine, il tutto all’insegna del divertimento e della dissolutezza. Soprattutto nel suo significato religioso, era quindi un periodo di rinnovamento simbolico, dove le regole diventavano caos, per poi ritrovare alla finenuovo vigore fino all’anno successivo. Un periodo appunto di abbondanza prima del digiuno.

È questo il motivo per cui il Giovedì Grasso, e di conseguenza il Martedì Grasso, prendono il loro nome.
L’origine è strettamente legata al significato etimologico del termine “Carnevale”, che sembra derivare dal latino carnem levare (“eliminare la carne”). Per la religione cattolica si tratta infatti dell’ultimo giovedì prima del Mercoledì delle Ceneri che dà inizio alla Quaresima, il periodo che precede la celebrazione della Pasqua, in cui per la preparazione alla morte e risurrezione di Gesù si osservano alcune forme di penitenza come il digiuno dalla carne.

Quest’anno però la sobrietà caratterizzerà per forza di cose anche il Carnevale e non potrebbe essere altrimenti: la pandemia ha costretto diversi eventi a riorganizzarsi in maniera alternativa, tra le svariate possibilità offerte dal mondo della rete e proposte originali.

A cominciare dalla celebrazione più nota di tutte, quella del Carnevale di Venezia, che quest’anno offre un ricco programma di proposte online tra improvvisazioni, travestimenti e intrattenimenti musicali. Da oggi fino al 16 febbraio, infatti, è possibile collegarsi attraverso il sito e i canali social e su Televenezia (canale 71 del digitale terrestre) per assistere ai festeggiamenti trasmessi in streaming dal palazzo Ca’ Vendramin Calergi, con interviste, curiosità e racconti.

Per unire l’Italia ecco poi il contest A Carnevale ogni frittella vale, organizzato dalla Federazione nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia fino al 16 febbraio. Un viaggio che percorre le regioni alla scoperta dei dolci tipici di questo periodo, dalle chiacchiere alle frittelle, dalle brighelle alle castagnole. Sui canali social della Federazione sono così coinvolti ristoratori, pasticceri e fornai che hanno la voglia di condividere le loro tradizioni per festeggiare il Carnevale anche in cucina.

E in Piemonte? Le iniziative non mancano e non sono esclusivamente in streaming: oggi dalle 14.30 alle 18 infatti gli Appartamenti dei Principi di Palazzo Carignano, nel rispetto delle misure previste per il Covid, diventano lo scenario per l’evento Il Ballo del Principe, un percorso a ritroso nella storia per immergersi in un passato di feste sfarzose con personaggi vestiti secondo la moda dell’epoca e danze settecentesche. Per partecipare all’evento, promosso insieme all’Associazione Historia Subalpina, è necessario prenotarsi (per gruppi di massimo cinque persone alla volta) al numero di telefono 011 5641711-791.

Restando a casa, invece, si può poi partecipare allo storico Carnevale di Ivrea – cancellato quest’anno nella sua formula originale – attraverso l’iniziativa Un Carnevale di ricordi, che invita eporediesi e appassionati a condividere sui social momenti delle edizioni passate con l’hashtag #uncarnevalediricordi o inviando immagini e video all’indirizzo uncarnevalediricordi@storicocarnevaleivrea.it. In collaborazione con i media locali, l’organizzazione creerà appositi post, gallery e storie sulle proprie pagine Facebook, Twitter e Instagram.

Alla fine, va bene festeggiare la ricorrenza di questi giorni, ma in fondo è un anno che portiamo mascherine e speriamo di poterne presto finalmente farne a meno.

 

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Categorie: Cultura

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