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9 Marzo 2021

Leggere per riflettere sui tabù del nostro tempo

Domani iniziano gli incontri online organizzati da alcuni volontari del Servizio Civile di Torino per confrontarsi tra coetanei su temi delicati attraverso la lettura

Gabriele Costa

Disegno di ragazza che si solleva fascia dagli occhi - Tabù, dove non vogliamo volgere lo sguardo

Tabù – Dove non vogliamo volgere lo sguardo è un’iniziativa dei volontari di Servizio Civile delle Biblioteche Torinesi

Spesso nell’ultimo anno abbiamo avuto più tempo libero da dedicare a hobby rimasti spesso a prendere polvere in cantina, ma anche ai piccoli piaceri quotidiani, come la semplice lettura di un buon libro. Perché allora non partire da questa riconquista per condividerla con gli altri, magari seguendo un filo conduttore?

Nell’ambito del progetto Community Libraries del XXI secolo a Torino, grazie all’iniziativa di otto volontari del Servizio Civile Universale che operano nelle Biblioteche Civiche Torinesi – Jacopo Baldassarri, Davide Gualtieri, Diana Luordo, Eugenio Scaletta, Marzia Stillittano e Clara Valentino – nasce così Tabù, dove non vogliamo volgere lo sguardo.
L’iniziativa, sostenuta dalla Direzione Creatività contemporanea del Mibact e in collaborazione con realtà fra cui Cascina Roccafranca, Circoscrizione 3 e TorinoReteLibri, nasce come gruppo di lettura online rivolto in modo specifico agli under 30.

«L’idea alla base è quella di creare uno spazio offerto dai giovani per i giovani – ci racconta Davide Gualtieri, uno dei ragazzi promotori dell’evento – che permetta anche in tempi di pandemia il confronto di idee su temi di grande rilevanza, ma spesso ostracizzati o banalizzati dalla discussione pubblica, quindi diventati quasi tabù».
Tre incontri al mese, da domani 10 marzo al 30 giugno, in cui attraverso la lettura di poesie, testi teatrali e di narrativa saranno affrontati argomenti delicati come la morte, il sesso, la droga e infine la diversità. Ogni tema si svilupperà nell’arco di tre appuntamenti; il primo sarà dedicato alla presentazione del percorso e alla scelta dei testi, il secondo al dibattito e il terzo riunirà i diversi gruppi per confrontarsi.

Si entra subito nel vivo del percorso (scusateci il gioco di parole) con il ciclo di incontri dal titolo La grande mietitrice, dedicati alla morte; gli incontri si terranno mercoledì 10, 17 e 24 marzo alle ore 18 sulla piattaforma Google Meet. Per partecipare o ricevere maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo clara.valentino@collaboratori.comune.torino.it.
«Nel nostro viaggio attraverso i tabù vogliamo partire proprio da Lei, la più rimossa dalle conversazioni ma tra le più gettonate nella letteratura di ogni tempo – prosegue Gualtieri – di fronte alla quale possiamo disperarci, o trarre un’occasione di riflessione, quale orizzonte entro cui concepire l’esistenza. Temuta, fuggita, esorcizzata, difficilmente ci si ferma a considerarla per com’è, tantomeno si è propensi a farne oggetto di dibattito».

Una sfida che i ragazzi di Tabù non esitano a mettere sul tavolo (virtuale) del primo incontro attraverso un breve video sulle calacas messicane, teschi per alcuni gioiosi e per altri macabri, che rimandano alla cultura azteca e a un concetto di morte a colori. Un punto di vista per noi inusuale ma che ben ci fa comprendere come ogni tema di Tabù sarà affrontato sotto prospettive diverse e spesso trascurate.

 

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Categorie: Cultura

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